LIGURIA - L'ombra minacciosa del granchio blu non spaventa gli ormai stremati dalle orate killer mitilicoltori spezzini.
Una distruzione che va avanti ormai da 4 anni, in parallelo al continuo aumento della temperatura dell'acqua del mare che sta cambiando l'ecosistema. Le orate vivono tranquille nel Golfo dei Poeti e godono del fatto che è una zona dove non si può pescare: loro si divorano i mitili e le ostriche degli allevamenti spezzini. Oltre seicento quintali di pregiatissime orate: più grosse e voraci di quelle comuni, con un metabolismo impazzito a causa dell'acqua calda.
"Loro sono il nostro flagello, quello più grosso, siamo ormai da tempo in una situazione critica" racconta a Primocanale Paolo Varrella, presidente della cooperativa mitilicoltori. "Stiamo perdendo ogni anno il 75% dei ricavi e questo ormai da due anni".
Granchio blu, tremano i mitilicoltori spezzini già colpiti dalle orate killer - LEGGI QUI
Da mesi arriva l'allarme del granchio reale blu, definito anche il "killer" dei mari, che ha infestato i fondali della costa del Veneto e della Emilia Romagna, dove pochi giorni fa si sono raggiunte le 320 tonnellate. "Il granchio blu ci preoccupa ma la devastazione totale la stiamo avendo a causa delle orate. Un ecosistema fragile, o reso fragile da situazioni di pesca eccessiva, può innescare queste bombe ecologiche che oggi si chiamano orate, ma che domani potrebbero essere il granchio blu. Noi oggi siamo in ginocchio a causa delle orate".
"Abbiamo notato che negli ultimi anni d'inverno l'acqua non si raffredda abbastanza e quindi le orate non vanno in letargo. Allo stesso modo i granchi hanno metabolismi che risente della temperatura del mare. Noi siamo sentinelle in mare, abbiamo i sensori in mare che ci fa capire cosa succede in tempo reale. Stiamo vedendo il cambiamento dei popolamenti e l'orata, al momento, rimane il nemico numero uno. Vediamo cosa farà il granchio blu. Siamo in contatto con i nostri amici mitilicoltori del resto della nazione e loro sono davvero disperati, speriamo non succeda qui quello che sta succedendo là".

IL COMMENTO
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