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La dirigente invita chi abbia la laurea ad autocandidarsi. Colpa delle quarantene e delle troppe assenze, finite tutte le "chiamate"
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E' una corsa ad ostacoli quella della scuola ai tempi di Omicron, delle quarantene, delle sorveglianze: non solo per gli studenti e le studentesse che dopo le vacanze si sono trovati nuovamente a gestire contatti con positivi, tamponi e didattiche integrate, ma anche per chi la scuola la gestisce e la organizza nel quotidiano.

E così, davanti a tante assenze per positività al covid-19 o per contatto con positivi, l'istituto del Golfo Paradiso (il comprensivo che raggruppa le scuole di tre comuni, Bogliasco, Pieve Ligure e Sori) lancia sul registro elettronico una vera chiamata alle armi. "Tantissimi si sono messi a disposizione con varie professionalità, chi per le lingue chi per la primaria, dove c'è più necessità", commenta la dirigente Enrica Montobbio, autrice dell'appello. 

Venerdì 14 arriva infatti il messaggio in tutte le bacheche firmato dalla dirigente: "Purtroppo la scuola è in una situazione di grande criticità per grave carenza di personale. Sono molti i docenti assenti per diverse motivazioni (malattie, quarantene, congedi parentali per figli in quarantena ecc.). Le graduatorie sono tutte esaurite e anche le persone che hanno presentato la MAD (Messa a Disposizione) sono tutte occupate oppure non possono lavorare. Chiediamo se ci fosse qualcuno di voi disponibile ad ACCETTARE SUPPLENZE avendone i titoli".

Il messaggio prosegue con le caratteristiche minime richieste per poter avere la supplenza, titoli differenziati per andare a coprire i posti vacanti da subito presso la scuola dell'infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado. Per seguire i più piccoli per esempio priorità verrà data a chi ha laurea magistrale in scienze della formazione, per le medie al punto uno vi è invece qualsiasi laurea magistrale che consenta l'accesso all'insegnamento, specificando anche che si prescinderà dai 24 Cfu, i crediti formativi che oggi sono il portale di ingresso alla professione di insegnante.

Naturalmente il candidato, come da decreti del governo, dovrà avere il green pass rafforzato. E inviare al più presto una mail all'indirizzo con oggetto "RISPOSTA AD APPELLO URGENTE" oppure telefonare al numero 0103471494 chiedendo della signora Sabrina (Scuola primaria) e del signor Pino (scuola dell'infanzia e secondaria di primo grado).

La notizia, nemmeno a dirlo, vola veloce di bocca in bocca e ancor prima di chat in chat sui Whatsapp già roventi a caccia di tamponi e conforto nei bollettini familiari quotidiani sulle condizioni di salute dei ragazzi. Qualcuno ci fa un pensierino, altri si buttano subito, anche se già impegnati in altre professioni.

Elisa per esempio, un figlio alle medie, ha una formazione artistica ed è una arte terapeuta. Insegna già in una scuola privata di arte terapia e lavora nelle comunità educative ma si è candidata con entusiasmo: "Appena arrivata a casa venerdì ho mandato la mail, non mi hanno ancora risposto. Lavoro in un settore di nicchia, non mi propongo come insegnante tradizionale. A scuola ho già fatto laboratori ma non era il mio sogno lavorarci. Ho comunque risposto con entusiasmo". Potrebbe essere l'occasione, per esempio, per sfruttare il periodo difficile e portare a scuola nuovi approcci.

Felice delle risposte e della solidarietà dei genitori anche la dirigente, che senza di loro avrebbe dovuto chiudere o diminuire l'orario scolastico: "A qualcuno ho risposto ringraziando e dicendo che noi comunque nomi e titoli li teniamo per il futuro. Abbiamo sempre bisogno visto che le graduatorie sono esaurite, saranno il nostro tesoretto"

Le scuole del levante non sono le uniche a onor del vero ad aver bisogno di personale e a cercare disperatamente insegnanti: le chiamate sono state diverse nella prima settimana di scuola da parte dei presidi di molti istituti liguri, soprattutto superiori di secondo grado.

 

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