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Aveva 68 anni ed era malato da tempo
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 GENOVA -A pochi giorni dal suo 68° compleanno se ne ne è andato a Roma Francesco Nuti un attore che ha fatto la storia del cinema italiano fra gli anni '80 e '90. Un'icona per tanti appassionati che hanno apprezzato i suoi film. Attore, regista, compositore e produttore, Nuti era una sorta di leggenda. Non è un caso che a breve avrebbe ricevuto il Globo d'oro alla carriera, riconoscimento cinematografico assegnato dall'Associazione della Stampa Estera in Italia. Lo aveva già vinto come miglior attore emergente insieme al David di Donatello.

 Fra i suoi uno dei più belli, nel 1986, "Stregati", girato a Genova che lo aveva visto nelle duplici vesti di regista e attore, il secondo film con Ornella Muti.

La trama di Stregati racconta di Lorenzo, dj che vive vicino al porto del capoluogo ligure. Lorenzo conduce un programma radiofonico notturno su Radio Strega, tenendo compagnia a coloro che soffrono d'insonnia o lavorano di notte. La sua filosofia di vita, condivisa anche dai suoi amici (un tassista e un pianista) e da suo padre (gestore di un cinema che proietta film pornografici), è quella di combattere la monotonia cercando sempre il divertimento, a volte infrangendo le regole e conquistando ragazze.

Ogni notte, dopo il lavoro, Lorenzo e i suoi amici si avventurano per la città, combinando scherzi di ogni tipo e vivendo avventure occasionali. In una notte piovosa, mentre guida il taxi dell'amico, Lorenzo incontra Anna, una bellissima ragazza con cui vive una storia di sesso. Tuttavia, Anna è prossima a sposarsi e si trova a Genova solo per acquistare l'abito da sposa prima di partire per Verona, dove la aspetta il suo futuro marito.

Nonostante ciò, trascorrono insieme la maggior parte del tempo della sua permanenza a Genova: alla fine si crea un legame speciale, caratterizzato da attrazione e repulsione, ma molto intenso. Anna perde il treno del ritorno due volte a causa di questa relazione, e solo al terzo tentativo riesce finalmente a ripartire, dopo aver fatto nuovamente l'amore con Lorenzo. Dopo alcuni giorni, quando sembra che tutto sia ormai finito, Anna ritorna da Lorenzo, decisa a stare con lui e pronta ad abbracciare il suo stile di vita stravagante e caotico.
 
 

Nuti, nato a Prato il 17 maggio 1955, aveva esordito come attore dilettante ancora studente, scrivendosi da sé i monologhi. Fu notato da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci che lo vollero nel gruppo I Giancattivi, e proprio diretto da Benvenuti lavorò per la prima volta nel cinema in “Ad ovest di Paperino” (1981), rivisitazione del repertorio comico del terzetto toscano.

Nuti era attore e regista, punto di snodo per il nuovo cinema italiano. Da anni ci mancava la sua ironia a causa delle sue precarie condizioni di salute.
la figlia Ginevra assieme ai familiari che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l’attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma. La data e il luogo delle esequie saranno rese note nelle prossime ore. La famiglia, con un comunicato, chiede che sia rispettato il momento di grande dolore e per questo motivo non intendono rilasciare dichiarazioni.

Nuti ha vissuto due vite: la prima da attore e regista di cinema, interprete di quel tipo di commedia romantica e agrodolce che ha avuto grande presa sugli autori comici delle generazioni successive, che con la sua leggerezza è stato campione di box office negli anni ’80; la seconda, ormai vittima triste della crisi del suo stesso cinema comico, segnata da un calvario di cadute, incidenti, accidenti e malattie, che dal 2006 lo hanno reso semi infermo .

Attraverso una marcata cadenza dialettale e dando vita personaggi che giocano sul tentativo di riappropriarsi del ruolo dominante all’interno della coppia, Nuti ha interpretato commedie brillanti dai toni vagamente surreali che hanno avuto un successo strabiliante negli anni ’80 grazie a film come “Io, Chiara e lo Scuro”, “Casablanca, Casablanca”, “Tutta colpa del paradiso”, “Stregati”, “Caruso Pascoski di padre polacco”, “Willy Signori e vengo da lontano”, fino a “Donne con le gonne”, fortunata pellicola che nella stagione 1991/92 battè ogni record d’incassi, segnando il momento di maggior successo nella carriera di Nuti che di quel film fu sceneggiatore, regista e attore protagonista al fianco della bellissima Carole Bouquet.