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Fra le 60mila persone sparite in Italia la storia della genovese Maddalena Piras di Quarto. Lo strazio della figlioccia
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Era il due gennaio del 2004, su Genova imperversava un nubifragio: alle sei del mattino in un'abitazione di viale Pio VII, a Quarto, a Genova, si sente una porta che si chiude.
Si perdono lì le tracce di Maddalena Piras, 62 anni, che sparisce nel nulla e non è mai più stata ritrovata.

La donna è una delle sessantamila persone che in Italia risultano sparite nel nulla: come inghiottite da un buco nero.

Maddalena viveva in casa della famiglia Perasso, dove faceva la tata, una seconda mamma per Claudia Perasso e la sua gemella, che non si sono mai rassegnate alla sparizione della tata, "come una madre per noi, una nonna per i nostri figli, una donna eccezionale".

Dopo la denuncia le ricerche, la segnalazione a "Chi l'ha visto?" di un milanese che dice di averla scorta sul lungomare di Varazze, persino telefonate di "sciacalli" che volevano fare soldi sulla disgrazia, denunciati ai carabinieri. Poi anche il ritrovamento di un corpo in mare in costa Azzurra, la corsa in auto in Francia per il riconoscimento, ma non era lei.


Dopo diciott'anni Claudia Perasso, che ora abita a Pegli, forse è rassegnata, anche se la sua tata potrebbe essere ancora viva, potrebbbe essere una ottantenne come tante, ma la speranza forse dentro di lei è ancora accesa: "Sono qui per ricordarla come ho scritto anche su Facebook, perchè la mia Lena era speciale, una tata e una donna eccezionale", dice descrivendo con affetto Maddalena: "Era piccolina, alta uno e 52 e claudicante per un dolore a un ginocchio, ecco le sue ultime foto..." dice con ancora gli occhi lucidi, la conferma che tata Lena è scomparsa ma ancora viva, viva nel cuore di chi l'ha amata e l'ama ancora come l'amava quel terribile 2 gennaio di 18 anni fa.

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