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Il tir dovrebbe arrivare tra tardo pomeriggio e la sera di giovedì
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GENOVA - "Dopo un anno di guerra non si pensa al futuro ma non perdo la speranza, senza gli aiuti internazionali non ce la faremmo, siamo prontissimi ad accogliere il tir partito da Genova". Così a Primocanale Yuriy Lifanse responsabile della Comunità di Sant'Egidio Kiev che tra il tardo pomeriggio e la serata di domani aspetta l'arrivo a Leopoli del primo tir di aiuti partito da Genova grazie anche alla campagna in collaborazione con Primocanale.

Partito per l'Ucraina tir di Sant'Egidio con 8 tonnellate di alimenti

"I 32 bancali di cibo che ci arriveranno saranno distribuiti in quattro centri di distribuzione che sono Ivano-Frankivs'k, Leopoli e Kiev ossia le città dove arrivano la maggior parte dei profughi ucraini. Noi li accogliamo nei nostri centri di distribuzione, prepariamo questo cibo ma mi sembra che la cosa più importante che possiamo portare insieme con il cibo, anche un sorriso mediterraneo, cioè dargli un po' di accoglienza e un po' di sole e un po' di speranza. Che significa? Che non sono abbandonate, che c'è qualcuno che li pensa e che c'è il futuro. Perché l'Ucraina oggi senza gli aiuti internazionali non ce la fa. Noi siamo a Leopoli e dove adesso è il centro delle Comunità di Sant'Egidio, intorno a noi c'erano tanti centri di aiuti che hanno chiuso e abbiamo dovuto aprire in città perché prima mandavamo solo al fronte per aiutare a 250.000 profughi che stanno adesso nella regione di Leopoli".

"La nostra casa è sempre piena, la gente che viene a prendere l'aiuto poi torna per aiutare le altre persone"

Yuriy si è sposato il 20 febbraio dell'anno scorso, 4 giorni prima dell'inizio della guerra. "E' stato un anno molto interessante perché abbiamo programmato il viaggio a Leopoli e non abbiamo pensato che durerà per un anno, il mio più grande dolore è che la figlia maggiore sta con la madre a Varsavia e non la vedo da mesi ed è per me una tragedia. E poi il problema che non riesce a pensare per un mese, per due mesi, per quattro mesi perché il futuro è difficile da immaginare, ora non si riesce a pensare a niente e questo è veramente tragico".

"Sono stanco, però ho la speranza perché non sono da solo, perché ci sono degli amici che mi pensano e che ci aiutano"

In conclusione il ringraziamento a tutti i genovesi e i liguri per l'aiuto dato a Sant'Egidio che si è concretizzato in un tir di generi alimentari. "Io spero che la guerra finisce domani, o meglio oggi, purtroppo adesso ha parlato Putin non ha detto che finisce la guerra, però, anche se finisce oggi, i problemi continueranno. Ci vuole una solidarietà di tantissima gente e vi ringrazio di cuore per tutto".

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