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Il risultato è superiore alla media nazionale. Toti: "Liguria ha saputo cogliere ripartenza"
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E' con un con +1% che si è chiuso il 2022 per l'artigianato ligure, un dato superiore alla media nazionale che si è attestato sul +0,62%. Secondo un'elaborazione dell'Ufficio studi di Confartigianato Liguria, su un totale di 42.999 micro imprese attive nella nostra regione l'anno scorso si sono iscritte 3.135 nuove realtà, mentre 2.707 hanno chiuso i battenti: un trend in rialzo per il terzo anno consecutivo.

Sono le costruzioni a trainare la ripresa del settore: l'edilizia conta 21.166 microimprese attive e nel 2022 hanno aperto 1.890 nuove realtà, a fronte di 1.396 chiusure, per un saldo positivo di 494 unità (+2,3%). In leggera sofferenza invece il manifatturiero che perde 37 microimprese, frutto di 351 nuove iscrizioni e 388 chiusure d'impresa. Un calo dello 0,54%. Per quanto riguarda le province liguri, Genova chiude il 2022 con un totale di 22.293 microimprese artigiane attive (+0,76%). A Savona sono 8.453 le microimprese artigiane attive (+0,97%). A Imperia la filiera artigiana è composta da 7.115 imprese artigiane attive: qui sono le e costruzioni che aumentano del 3,42% rispetto all'anno precedente. Alla Spezia l'artigianato complessivo del territorio segna +0,60%.

"Nel Nord Italia siamo secondi solo al Trentino Alto Adige per crescita - commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria - e il settore delle costruzioni si conferma locomotiva delle imprese artigiane anche per il 2022. Nonostante le difficoltà legate ai forti rincari delle materie prime e dell'energia, questi dati sono l'ennesima cartina al tornasole della capacità delle nostre imprese artigiane a fare impresa e dell'efficacia degli strumenti finanziari messi a disposizione insieme a Regione Liguria".

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti commenta così il risultato: "La Liguria ha saputo cogliere ripartenza. E' un segnale di come la nostra regione sia riuscita a cogliere la ripartenza dopo gli anni difficili legati alla pandemia. Una ripartenza resa possibile anche grazie agli strumenti messi a disposizione da Regione Liguria per le nostre imprese artigiane che hanno dimostrando grande capacità nel riuscire a fare impresa. Regione ha valorizzato questo 'saper fare' attivando, in un quadro economico di grande fragilità e volatilità, interventi specifici che hanno dato solidità al settore dell'artigianato".

Toti e l'assessore allo Sviluppo Economico Andrea Benveduti poi sull'elaborazione dei dati dell'Ufficio studi di Confartigianato sugli ultimi dati Infocamere-Movimprese hanno riferito: "Tra questi c'è la misura 'Garanzia Artigianato Liguria', lo strumento regionale da 11,8 milioni di euro orientato a favorire l'accesso al credito agevolato e garantito che prevede l'abbattimento dei costi d'interesse sui prestiti, l'attivazione di strumenti di garanzia e la concessione di importanti contributi a fondo perduto anche per chi decide di aprire un'attività artigiana. Ad oggi, grazie a questa misura, abbiamo già accolto le domande di 470 imprese, ammettendo ad agevolazione richieste per più di 8 milioni di euro, 4.4 milioni dei quali già erogati".

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