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Partirà il 1 maggio con un programma di sei mesi
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Un'accademia per camerieri italiani con un programma di sei mesi e un nuovo concetto di ristorazione a Canary Wharf quartiere emergente di Londra. Sono gli ultimi due progetti di Roberto Costa ambasciatore di Genova nel mondo a cui lavora da tempo e che ha raccontato a Primocanale.


"Per me l'accademia 'Matooro' è un progetto veramente molto importante - spiega Costa in collegamento da Londra - è fatta per portare su ragazzi dall'Italia in un momento quasi impossibile (dopo la Brexit ndr), noi siamo riusciti a siglare un accordo con un'università qua a Londra, in centro a Marylebone, che è l'Aise, cioè European Economic School della famiglia De Anna. Grazie a loro riusciamo a portare sui ragazzi con lo student Visa. Abbiamo un programma didattico e pratico di sei mesi e in questi sei mesi i ragazzi possono imparare come diventare manager della ristorazione, cioè manager di cucina o manager di sala. E per me questo è veramente un progetto in cui mi sta dedicando capo e piedi, perché ci conto moltissimo e ci tengo tantissimo".

Una scuola di formazione dove i ragazzi potranno imparare un mestiere che molto spesso viene denigrato e che nell'ultimo anno ha vissuto una vera e propria crisi di vocazione.


"Noi in Italia lo scorso anno abbiamo avuto un boom del turismo incredibile, diciamo che il Pil è tenuto su dalla parte dell' hospitality sicuramente dove tutte le strutture ricettive ristoranti hanno lavorato in maniera impressionante - racconta - Ora il 90% degli ultimi due metri di questa industria milionaria è fatta da un cameriere. E' una una professione assolutamente sottostimata"

Quello che a me piacerebbe riuscire a far capire, a far passare è che un cameriere non è un cameriere per tutta la vita, inteso quanto portare un piatto e basta, un cameriere si può evolvere, cioè un cameriere, può diventare un manager, un cameriere può diventare un beverage manager, un cameriere può diventare un CEO.


La possibilità per Costa di mettere in circolo quello che ha imparato, lui che ha iniziato come cameriere e che ora è a capo di un marchio con diversi ristoranti che a Londra ha conquistato anche 'Il Times' a 10 anni dalla prima apertura in UK.

Il Times dedica due pagine al genovese Roberto Costa

Sbarca a Londra nel 2012, l'anno delle Olimpiadi, "senza saper parlare una parola di inglese", ma con tanta gavetta alle spalle e voglia di fare. In molti lo hanno creduto pazzo quando durante i mesi più duri del Covid decise di comprare un nuovo locale, "il più grosso locale che avessi mai preso e pure con una storia di insuccessi alle spalle, un investimento impegnativo". E invece ha avuto ragione lui.

Dice di non sentirsi nè chef nè imprenditore ma piuttosto "cameriere", Costa racconta sempre senza problemi di avere solo la terza media e per questo di sentirsi un self made man ma anche di come gli manchi una base scolastica.

Per questo l'accademia 'Matooro' è un po' un cerchio che si chiude, poter insegnare, formare tanti ragazzi e dare loro basi solide in questo tipo di lavoro che può sembrare semplice ma dove per avere successo, e soprattutto resistere, servono formazione e cervello: "la cosa importante è fare una cosa per volta e farla bene" sottolinea.


Il secondo progetto è una nuova apertura in una zona che sta crescendo in maniera esponenziale, che si chiama Canary Wharf.

"A Canary Wharf ci sono dei nuovi quartieri, uno dei quali si chiama Oddworld, dove è tutta la parte residenziale, perché prima Canary Wharf era solo ed esclusivamente uffici, oggi è residenziale e sta crescendo in maniera molto importante, e le grandi aziende e le grandi catene stanno investendo lì - spiega - la nostra piccola soddisfazione è che saremo gli unici indipendenti perché sarà un concetto nuovo che si chiamerà 'Fish Game', fish significa pesce, ma game significa selvaggina, quindi praticamente metteremo fish and game insieme lavorando solo ed esclusivamente con il cerchio con la brace. E questo è un concetto che mi stimola molto, anche perché in realtà è partito prima della Brexit a Genova, quindi in qualche modo però la radice è sempre Genova".

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