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Si è ripetuta la tradizione del Confeugo. Dopo il corteo e l'accensione dei rami d'alloro la cerimonia si è spostata nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, dove il primo cittadino ha espresso i messaggi augurali e l'appello rivolto ai genovesi
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GENOVA - "Tutto quello che dice l'Abate del popolo pare conseguenze della semplice ma intollerabile inciviltà. Quindi cosa si può fare? L’Amiu si impegna a pulire, ma i genovesi devono avere più amore per la nostra bella città" così il sindaco di Genova Marco Bucci durante la cerimonia del Confeugo rispondendo ai mugugni dei genovesi riportati dall'Abate del popolo Franco Bampi.

Al centro delle lamentele dei cittadini soprattutto la questione della 'rumenta' in città. La risposta del sindaco è anche un invito ai genovesi a fare più attenzione nelle singole azioni di ognuno di loro. Era stato lo stesso Abate del popolo a sottolineare come in fondo sono gli stessi cittadini ad aver "perso il senso civico di vivere in una comunità con le regole che non sono scritte ma che sono di buon senso come quella che se la città è pulita non bisogna sporcarla". Insomma, Abate del popolo e sindaco-doge concorde.

Fiamma dritta e buoni auspici per l'anno che verrà. È tornato il Confeugo, l'antica tradizione genovese che con la sua fiamma segna l'andamento del 2023. Proprio come nel medioevo il primo cittadino di Genova Bucci vestito con gli abiti da Doge, ha appiccato il fuoco al grande fascio di rametti di alloro intrattenendo migliaia di genovesi.

Dopo il corteo e l'accensione dei rami d'alloro la cerimonia si è spostata nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, dove il sindaco Bucci ha espresso i suoi messaggi augurali insieme al presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e al presidente de "A Compagna" Bampi che, in veste di abate, come da tradizione ha elencato i problemi insoluti della città in genovese con l'augurio che ne venga tenuto conto per i consueti "mugugni".

Genova, il Confeugo: fiamma dritta e buoni auspici - LA GIORNATA

L'Abate del popolo Bampi ha letto i 'mugugni' dei genovesi dell'anno che sta per finire: "La spazzatura per strada, le bottiglie della birra, i cartoni della pizza, i sacchetti abbandonati. La questione è: ma questa 'rumenta' da dove arriva? Mi sono anche accorto che ci sono persone maleducate. I cittadini non hanno senso civico con regole non scritte ma che sono importanti. Sindaco possiamo fare qualcosa per aiutare i nostri cittadini? E poi gli autobus, sindaco si può studiare qualcosa per gli abbonati? E ancora gli zampilli della Fontana di piazza De Ferrari sono troppo forti, non si possono tenere più bassi così fanno un effetto più scenografico?".

A quel punto è il sindaco-doge Marco Bucci a rispondere in genovese: "Abbiamo prospettive importanti per la città: vi assicuro che avrà diversi interventi per il territorio. Una volta a scuola si insegnava l’educazione civica. Tutto quello che dice l'Abate del popolo pare conseguenze della semplice ma intollerabile inciviltà. Quindi cosa si può fare? L’Amiu si impegna a pulire, ma i genovesi devono avere più amore per la nostra bella città. In più l’Amiu va nelle scuole a spiegare la raccolta differenziata e dispensa volantini per spiegare i suoi servizi. Organizza eventi di educazione ambientale e adopera i social per raccontare quanto fanno i suoi uomini e dinne sul territorio. Lo fa anche realizzando video. Cosa altro possiamo fare? Insistere, insistere, insistere come dicevano i latini. Ripetuta iuvant, sempre e in ogni caso".

Poi, rispondendo agli altri 'mugugni' il sindaco spiega in riferimento al trasporto pubblico: "Frequentemente vengono organizzate campagne promozionali. Per esempio biglietti gratis per il teatro Carlo Felice o scontati per la nazionale di rugby. Altre iniziative sono state avviate da poco per giovani e studenti universitari. In ogni modo le promozioni hanno sempre una finestra temporale come avviene per tutti i servizi. Consiglio a tutti di restare aggiornati sui tanti servizi di Amt".

Sul verde pubblico e sulla fontana di De Ferrari aggiunge: "Nei grandi parchi si è già iniziato a mettere i cartellini con i nomi delle piante e si andrà avanti così per far conoscere a tutti i nostri alberi. Ci sarà anche un riferimento sui siti internet. Ma gli alberi sono belli da vedere dal vivo e ci forniscono la possibilità di passeggiare in ambienti meravigliosi. Nella fontana di De Ferrari, il cosiddetto “vellu” esiste sempre e ha una pompa dedicata che i tecnici chiamano “stramassu”. Si riesce ad apprezzare anche oltre i getti laterali. Per questioni legate allo scarico dell’acqua questi getti non si riescono ad abbassare se non chiudendoli del tutto con un grave impatto sulla visione scenica e sui giochi d’acqua".

Infine l'impegno per la Genova del futuro: "Come sindaco vi garantisco che ci metteremo tutto il nostro impegno e tutto il nostro cuore per consegnare una Genova migliore a tutto e soprattutto ai nostri figli. Tanti auguriamo tutti e viva Genova e in alto San Giorgio" conclude in genovese il sindaco Bucci.

 

 

 

 

 

 

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