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Viaggio nella comunità di Genova. "Vogliamo lavorare e pagare le tasse"
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GENOVA - "Lavoriamo nei cantieri e nel commercio, e solo l'1% spaccia, eppure tutti ci bollano come delinquenti. La comunità senegalese è cambiata, gli ambulanti, i vecchi vu' cumprà, ora sono ragazzi che lavorano in regola per inviare i soldi alle famiglie"A parlare è Sakho Ngagne, segretario dell'associazione che riunisce la comunità senegalese di Genova, nella nuova puntata della trasmissione di Primocanale Inchiesta: 5 territori, un tema dedicata ai cinque territori della Liguria.

"Moltissimi di loro si portano appresso il trauma delle torture subite nelle prigioni della Libia dove sono transitati nel viaggio che li ha portati in Italia, in più chi non ha un permesso di soggiorno non può lavorare, così qualcuno finisce nella cattiva strada e diventa spacciatore, ma si tratta di una piccola quantità, dell'1%, la maggior parte dei senegalesi sono persone oneste che lavorano".

Molti senegalesi lavorano nel commercio, proprio come i "vu' cumprà", "un termine nato dal fatto che i primi ambulanti senegalesi non avevano studiato e non conoscendo l'italiano quando offrivano la merce dicevano "vuoi comprare?".

Sakho Ngagne assicura che anche in via Prè "molti senegalesi gestiscono negozi e lavorano onestamente contribuendo a tenere viva questa via e a pagare le tasse per questa città".