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Genova - E' partita l'inchiesta di Primocanale sul dissesto idrogeologico in Liguria, terra fragile che resiste poco alla furia dell'acqua. I lavori per la realizzazione dello scolmatore del Fereggiano sono stati completati nel 2019 ma per quello del Bisagno bisogna ancora attendere, almeno fino alla primavera del 2025

Siamo andati nel quartiere di Quezzi per vedere da vicino lo scolmatore del Fereggiano. "Una struttura che intercetta buona parte delle acque del torrente soprattutto in occasione di eventi eccezionali - spiega Luigi Perazzo dell'ordine dei geologi di Genova durante la trasmissione "Inchiesta, 5 territori, un tema" - e vengono intercettare con le acque del rio Noce e del Rovare in direzione di corso Italia".

Molte abitazioni sono vicinissime al corso d'acqua. "Un grado maggiore di sicurezza rispetto al passato ma la raccomandazione che in occasione di eventi alluvionali significativa gli abitanti dei piani bassi seguano le raccomandazioni della protezione civile".

 Ma con i lavori fatti negli ultimi anni Genova è davvero più sicura? "In parte è più sicura ma bisogna continuare l'opera di manutenzione di prevenzione lungo i versanti. Si assistono sempre di più a bombe d'acqua ma possiamo stare più tranquilli è che alcuni torrenti sono stati ridimensionati per ospitare una maggiore quantità di acqua vedi il Fereggiano e il Bisagno dalla stazione di Brignole in poi"