Attualità

1 minuto e 14 secondi di lettura

ERLI - Un importantissimo ritrovamento archeologico a pochi passi da casa nostra. In val Neva, più precisamente nel comune di Erli (SV), nell'entroterra di Albenga, è stata infatti scoperta la più antica sepoltura di una neonata, che è stata ribattezzata Neve, risalente al Mesolitico. La piccola aveva tra i 40 ed i 50 giorni quando, in seguito alla sua dipartita, è stata seppellita in una grotta assieme a ciondoli, un corredo di oltre 60 perline in conchiglie forate ed un artiglio di gufo reale. L'usura degli ornamenti dimostrerebbe che erano stati indossati dai membri del gruppo prima di adornare la veste della piccola.

Ad occuparsi della ricerca sono stati gli italiani Fabio Negrino, dell'Universita' di Genova, Stefano Benazzi, dell'Universita' di Bologna e Marco Peresani, dell'Universita' di Ferrara, con il supporto del Sincrotrone Elettra di Trieste e di università straniere. Intervistato da ANSA, Stefano Benazzi ha dichiarato: "Non avevamo mai trovato una sepoltura di questo tipo in Europa, una bimba di pochi giorni sepolta con un corredo. Una sepoltura che rappresenta un grande impegno di risorse, mai osservato prima per una neonata, da parte della comunita' a cui apparteneva, ossia un gruppo di cacciatori-raccoglitori".

Non è stato possibile determinare le cause della morte della piccola. Sembra che la madre, che si cibava anche di carne, abbia subito una serie di stress che hanno impedito il regolare sviluppo del feto e quindi la bambina fosse nata debole. Ora gli archeologi progettano di effettuare altri scavi nel sito, per vedere se ci siano ulteriori scoperte da compiere.