Attualità

"Penso sia positivo vedere i ragazzi interessati all'attualità, fare domande su quello che sta accadendo, sul giornalismo, sul mestiere del giornalista." spiega il presidente di Regione Liguria
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GENOVA- "Confrontarsi con i ragazzi è bello, importante e stimolante, credo sia più utile per noi grandi che per loro capire la loro idea di futuro, i loro bisogni, le perplessità, le loro domande, richieste e aspirazioni dei cittadini e della classe dirigente di domani per questa città, questa regione e questo paese. Si tratta di una generazione che a differenza di altre ha vissuto un momento davvero difficile con l’emergenza Covid e che, con generosità spesso superiore rispetto agli adulti, hanno saputo reagire facendo sacrifici a cui forse non avevano tutto il dovere di rispondere e neppure la necessità ma l’hanno fatto per il bene collettivo. Credo ci sia sempre da imparare frequentando i più giovani." Queste le parole del presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti al termine della visita di  questa mattina insieme all’assessore alla Scuola Ilaria Cavo all’Istituto Firpo Buonarroti di Genova, dove lo hanno accolto la dirigente scolastica Alessandra Vaccari e la docente Gabriella Corbo, caporedattore del Giornalino scolastico.

Il presidente Toti è stato intervistato dai ragazzi delle classi 4A e 5° del Liceo Economico Sociale insieme a due rappresentanti di classe delle altre quarte e quinte, su diversi temi, dall’emergenza sanitaria, al mestiere di giornalista, dalle fake news alle esperienze di vita fino alla scelta dell’impegno politico. Da parte del presidente è arrivato agli studenti un messaggio di ottimismo e un invito alla responsabilità: "A chi vuole fare il giornalista dico di non rinunciare: se è vero che oggi non è più il tempo del posto fisso nelle grandi redazioni, è altrettanto vero che per chi ha talento e voglia di fare c’è un mercato in grande espansione, tenendo sempre bene in mente i caposaldi di questo mestiere, a partire dalla verifica accurata di una notizia che è quello che distingue il giornalista da qualsiasi cittadino che scrive sui social network". A chi gli ha chiesto perché abbia scelto di impegnarsi in politica, Toti ha risposto che "dopo tanti anni trascorsi in prima linea raccontando la realtà e le sue storture, i bisogni dei cittadini, viene voglia di cercare di dare risposte alle storie che hai raccontato".

Dell’esperienza in prima linea nella lotta al Covid, il governatore ha raccontato di aver vissuto "inizialmente momenti molto difficili, in cui eravamo quasi spaesati: non eravamo preparati e non avevamo un ‘esercito’ pronto a combattere il virus. Talvolta però le prove difficili come questa pandemia servono a testare la classe dirigente di un paese che, dopo un primo momento di sbandamento, ha reagito con grande responsabilità, dall’operaio del Terzo Valico che ha continuato a lavorare al mondo della scuola che si è organizzato velocemente con la didattica a distanza. Questo è stato possibile grazie all’etica della responsabilità, dell’impegno, del lavoro e della fatica: nulla è gratis ma – ha concluso Toti – l’impegno costante e il lavoro vengono ripagati".


"Penso sia positivo vedere i ragazzi interessati all'attualità, fare domande su quello che sta accadendo, sul giornalismo, sul mestiere del giornalista. È stato un piacere vederli attenti e incuriositi. A loro ho detto di mantenere la curiosità, uno degli ingredienti fondamentali per chi si mette a fare un giornalino e magari per chi, tra questi ragazzi, un giorno vorrà fare il giornalista. Gliel'ho detto col cuore avendo un po' di esperienza per la mia passata professione e avendo visto – conclude - con quanta cura gli insegnanti del Buonarroti hanno seguito questo progetto" Ha spiegato l'assessore Cavo.

Soddisfazione è stata espressa dai ragazzi e anche dalla dirigente scolastica Alessandra Vaccari: "I ragazzi sono stati molto contenti, sono giornalisti in erba e per loro quest’incontro su diversi argomenti con il presidente e con l’assessore Cavo è stato uno stimolo per crescere e per capire quanto tutti interagiscano oggi, in una realtà come quella attuale che è di emergenza legata alla pandemia ma anche di opportunità".

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