Attualità

Non solo mammiferi come balene e balenottere, ma anche avvistamenti particolari come i due esemplari di pulcinella di mare, fratercula arctica, animali del Nord Europa che non nidificano, solitamente, da queste parti
1 minuto e 57 secondi di lettura

GENOVA-Il mare della Liguria è casa a molte specie animali che non smettono mai di lasciare a bocca aperta cittadini e turisti ogni qual volta si intravedere tra le onde una pinna dorsale o una coda. D'estate, poi, sono molti gli animali che si avvicinano alla costa. E mentre per molti è solo uno spettacolo, per altri gli avvistamenti sono fondamentali a tenere traccia dei mammiferi che nuotano nelle acque della Liguria. A spiegare a Primocanale come funziona il monitoraggio di queste specie marine è Eleonora Pignata, biologa marina che collabora con l'associazione Menkab: il respiro del mare.

"Sicuramente la stagione è partita molto bene con l'avvistamento di una balenottera comune al largo di Capo Noli - racconta Pignata -, nel pieno ponente ligure. È un avvistamento inusuale perchè questo esemplare si era avvicinato molto alla costa. Successivamente abbiamo avuto la fortuna di vedere degli zifi: è una specie abbastanza schiva, campionessa di lunghe apnee in profondità e proprio per questo abbiamo pochi dati. Poi abbiamo scovato dei tursiopi nell'area marina protetta di Bergeggi". Non solo mammiferi come balene e balenottere, ma anche avvistamenti particolari come i due esemplari di pulcinella di mare, fratercula arctica, animali del Nord Europa che non nidificano, solitamente, da queste parti.

Dall'aumento degli avvistamenti che avviene in estate, quando più persone guardano il mare, nasce un nuovo progetto: "Proprio con la loro associazione abbiamo imbastito un progetto per monitorare la specie: invitiamo chiunque li avvisti a inviarci magari qualche foto, il numero di esemplari e notizia di qualche segno particolare", spiega Pignata. "In questo modo abbiamo più occhi e incentiviamo il cittadino a entrare a far parte di una rete di monitoraggio: potete contattarci sui nostri canali social o sulla mail".

Un lavoro che continua 365 giorni l'anno e che risulta fondamentale per capire al meglio le conseguenze dell'uomo sul comportamento di questi animali: "Il monitoraggio serve a conoscere le abitudini di questi animali. Ci sono otto specie che sono abbastanza regolari nella loro presenza nelle acque della Liguria, infatti li avvistiamo tutti l'anno, e ci sono specie più presenti durante i mesi estivi. Importante è anche l'analisi delle foto per il riconoscimento - conclude -, sono un po' come quelle della carta d'identità: è una tipologia di analisi tramite cicatrici o pinne dorsali e ci permette di identificarli e capire se sono abituali durante questo periodo in quest'area".