GENOVA - Sono dodici gli istituti scolastici nella lista da cui ne verranno poi scelti 6 che andranno a fondersi, diventandone una unica.
Due incontri interlocutori si sono svolti oggi in Città Metropolitana di Genova proprio per ascoltare le valutazioni dei sindaci del territorio, dei dirigenti scolastici e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali, circa la fusione di quelle istituzioni scolastiche autonome nell'area metropolitana di Genova, sulla scorta delle indicazioni ricevute da Regione Liguria per il dimensionamento scolastico nel triennio dal 2024 al 2027 che prevedono la trasformazione di 6 autonomie scolastiche.
La Città Metropolitana ha quindi svolto un’analisi per supportare la collaborazione interistituzionale e individuare le opzioni più funzionali per i diversi territori.
"Non chiudiamo le scuole - ha detto la consigliera metropolitana delegata all’Istruzione Laura Repetto, intervenuta aprendo gli incontri - uniamo istituzioni scolastiche oggi amministrate da presidi in reggenza. L'obiettivo è di garantire la continuità e la qualità dell'offerta formativa nei territori, valorizzando il ruolo delle scuole, pur razionalizzando e ottimizzando le risorse umane e finanziarie come richiede la Regione. L’obbiettivo è eliminare la figura della reggenza, consentendo al dirigente di concentrarsi su un'unica solida realtà scolastica.”
Nell'analisi di Città Metropolitana sono stati individuati dodici istituti scolastici di minore consistenza, tra i quali selezionare le sei scuole da unire demandando al territorio le valutazioni.
I Comuni dovranno quindi consultarsi con le scuole dei propri territori per definire le scelte di fusione che verranno accolte nel nuovo piano di dimensionamento scolastico metropolitano che sarà inviato alla Regione Liguria per l’approvazione definitiva.