
Davanti alla Prefettura di Genova in Largo Eros Lanfranco si è svolto il flash mob organizzato dallo SPI CGIL Genova e Liguria dal titolo “Una società che lascia sedie vuote crea un Paese senza futuro”.
Attraverso l’immagine di 50 sedie vuote è stata rappresentata la vita di chi rischia di non arrivare alla pensione o di riceverne una talmente bassa da non poter vivere con dignità. Ma le sedie vuote rappresentano milioni di pensionate e pensionati, lavoratrici, lavoratori e anche giovani colpiti da carriere discontinue, lavori gravosi non riconosciuti, salari bassi e pensioni che non tengono il passo dell’inflazione. È il ritratto di chi rischia di andare in pensione oltre i settant’anni, di chi riceverà solo l’assegno sociale o ha contributi frammentati e insufficienti.
Il flash mob rientra nella settimana di mobilitazione nazionale dello SPI CGIL, che dal 17 al 21 novembre ha promosso in tutta Italia centinaia di volantinaggi, assemblee, incontri pubblici e presidi. La mobilitazione anticipa lo sciopero generale del 12 dicembre e le sedie vuote sono un monito: un Paese che non riconosce il valore del lavoro, della cura e della dignità rischia di lasciare vuoti non solo i posti, ma anche il proprio futuro.
La manifestazione è stata aperta dal segretario generale dello Spi-Cgil Ivano Bosco e chiusa dalla segretaria generale nazionale dello Spi-Cgil Tania Scacchetti.
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