
Se ne parla costantemente nelle strade e nelle chat di quartiere: se prima i residenti di Foce e Albaro si interrogavano sull'origine dei cattivi odori avvertiti da mesi nell'aria, ora si chiedono se i miasmi possano costituire un rischio per la salute.
Boom di ricerche su Internet su quello che, dopo le recenti indagini effettuate, è stato individuato come causa più probabile, ovvero la presenza di acido solfidrico nel depuratore di Punta Vagno.
Un nome che ha scatenato la preoccupazione dei cittadini, spaventati dalle caratteristiche principali di questo gas: con una rapida ricerca su Internet, le prime parole associate all'acido solfidrico sono tossico, infiammabile e dal forte odore. Parole che da sole sono sufficienti a scatenare il panico. Ma la realtà è ben diversa.
Cos'è l'acido solfidrico
L'acido solfidrico, più correttamente noto come solfuro di idrogeno, è un gas naturale la cui formula chimica è H2S - (due atomi di idrogeno e un atomo di zolfo). Ciò che lo distingue maggiormente è il suo forte odore, che ricorda quello delle uova marce. Lo stesso tanfo avvertito dallo scorso agosto tra i quartieri di Foce e Albaro.
"È un gas che si produce dalla decomposizione di sostanze organiche solforate; in natura è presente nelle emissioni dei vulcani, dei geyser, oppure nelle sorgenti termali - spiega Giuliana Drava, professoressa di Chimica generale e inorganica presso il Dip. di Farmacia dell'Università di Genova - Ma si presenta anche in attività umane come ad esempio quelle legate alle lavorazioni delle pelli, alle concerie oppure allo smaltimento dei rifiuti."
Un gas con cui ognuno di noi può venire a contatto semplicemente durante un pomeriggio alle terme, senza pericolo. Perché? Perché "in questi casi veniamo in contatto con con piccole quantità di acido solfidrico, cioè solfuro di idrogeno sciolto in acqua, - spiega la prof.ssa Drava – non con il gas in forma 'pura'"
Cattivi odori alla Foce, mistero svelato: colpa dell'acido solfidrico presente nel depuratore
La domanda che si pongono tutti però è una sola: l'acido solfidrico è tossico? Con una rapida e superficiale ricerca su Internet, la risposta sarebbe affermativa. Ma non è proprio così.
Il confine tra alta tossicità e un semplice 'cattivo odore'
Continua la prof.ssa Drava: "Non basta dire che un composto è tossico o meno. Ciò che fa la differenza è la concentrazione di quel gas nell'ambiente: quando avvertiamo l’odore del solfuro di idrogeno significa che la sua concentrazione ha superato la soglia olfattiva, che però, fortunatamente, è di gran lunga più bassa della soglia di tossicità."
La centralina posizionata in via Nizza serve proprio per calcolare la percentuale di concentrazione di questo gas nell'aria: "Molto probabilmente non ci saranno rischi per la salute, anche perché il solfuro di idrogeno è più pesante dell'aria, quindi tende a stratificarsi verso il basso: di conseguenza le concentrazioni sono più alte a livello del suolo o del sottosuolo. Per questo, i rischi maggiori si hanno in ambienti chiusi e poco ventilati."
Paradossalmente, il cattivo odore è un fattore rassicurante: "La tossicità dell'H2S colpisce il sistema respiratorio e si manifesta con irritazione oculare e delle vie respiratorie. In un ambiente ristretto, quando c’è una concentrazione così alta di solfuro di idrogeno da essere pericolosa, non avvertiamo più l'odore sgradevole, perché questo gas ha già danneggiato il nostro sistema olfattivo. In questo caso, quindi, non è che più ce n'è, più sentiamo puzza. Anzi, avviene proprio il contrario. Ovviamente, questo non significa che si debba convivere con il problema dell’aria maleodorante, che é causa di disagio e va risolto."
Attenzione quindi a quello che troviamo su Internet: "Le ricerche sul web possono fornirci informazioni utili, ma è essenziale fare riferimento a fonti affidabili. A volte, le parole “tossicità” e “letalità” sono usate a sproposito. Ciò che conta, ripeto, sono i livelli di concentrazione ai quali siamo esposti”
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