Attualità

Torna alla homepage
2 minuti e 45 secondi di lettura
di Andrea Popolano

Ci sono i volontari della protezione civile ma anche il personale del 112, il soccorso alpino, la guardia costiera, i carabinieri, i vigili del fuoco, le unità cinofile, la guardia di finanza, l'esercito, l'Arpal e non solo. Oltre cento persone hanno animato piazza De Ferrari a Genova nella settimana della Protezione civile promossa dalla presidenza del Consiglio dei ministri – dipartimento della protezione civile, la Prefettura di Genova in collaborazione con il Comune di Genova, la Regione Liguria e tutte le componenti e strutture operative del sistema di protezione civile. Al centro i temi della alla prevenzione, alla conoscenza dei rischi e alla cultura della protezione civile.

"La protezione civile della Liguria è una delle migliori d'Italia, siamo dei modelli da questo punto di vista anche perchè ci siamo dovuti allenare con un sistema molto delicato e fragile - spiega il presidente di Regione Liguria Marco Bucci -. Il sistema di allerta è uno dei migliori e funziona bene, ci è voluto un po' di tempo. La protezione civile sta portando avanti molte attività tra gli studenti perchè devono imparare sempre di più come comportarsi in caso di allerta e per rispettare il territorio". 

Secondo le analisi il 95% del territorio ligure è potenzialmente a rischio. L'assessore alla Protezione civile di Regione Liguria Giacomo Giampedrone che sottolinea la necessità di "Noi siamo pronti a investire oltre 100 milioni di euro se queste risorse vengono messe a disposizione. Stiamo inoltre ristudiando il Bormida e l'Entella per capire come nel corso del tempo si sono modulati questi corsi d'acqua e capire se gli investimenti fatti nel tempo sono coerenti con la poianificazione di questi interventi. Per quanto riguarda il Bormida ci sono stati due eventi in undici mesi, bisogna iniziare a vedere cosa si può fare. Per quanto riguarda l'Entella bisogna capire se quanto si sta facendo è coerente con l'evoluzione che ha avuto il fiume al fine di migliorare la capaictò di resilienza".

"Proprio in concomitanza con la settimana della protezione civile, abbiamo approvato, in giunta, lo Schema operativo per i rischi sismico e maremoto, che rappresenta un passo importante nel percorso di aggiornamento e pianificazione comunale - dichiara l’assessore alla Protezione civile del Comune di Genova Massimo Ferrante -. Il nuovo schema riguarda l’intero territorio cittadino e definisce in modo puntuale gli scenari di rischio e le azioni del sistema comunale di protezione civile, articolate in fasi operative, per affrontare in maniera coordinata eventuali eventi sismici o maremoti. Un altro strumento strategico che ci permette di essere più preparati e consapevoli, migliorando la capacità di risposta e di resilienza della nostra città di fronte alle emergenze".

Lo Schema operativo approvato comprende: la gestione e gli impatti del terremoto sul territorio cittadino, in cui sono definiti gli Scenari di Rischio (Genova rientra in un’area a pericolosità sismica medio bassa, classe 3), cioè le rappresentazioni dei possibili effetti del terremoto sul territorio comunale e sul sistema di gestione dell’emergenza; il recepimento in materia di maremoto di quanto indicato dal Decreto del Capo Dipartimento di Protezione Civile 2 ottobre 2018 “Indicazioni alle Componenti ed alle Strutture operative del Servizio nazionale di protezione civile per l’aggiornamento delle pianificazioni di protezione civile per il rischio maremoto”.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI

Lunedì 22 Settembre 2025

Nubifragio sulla Val Bormida, i cittadini spalano il fango a Giuseppe del Cairo

https://www.youtube.com/embed/qZK3PZ6FBRw?si=52SJ8e0VfBmZ9anJ