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A spiegare a Primocanale che cosa sta accadendo è Giorgio Chiaranz, professore del dipartimento di scienze della terra e dell'ambiente dell'Università di Genova oltre che naturalista ed esperto in gestione della fauna urbana e pest management
2 minuti e 8 secondi di lettura
di Aurora Bottino

Più punture e più fastidi. È un agosto diverso dal solito quello del 2025, almeno per quanto riguarda le zanzare: a Genova e in Liguria il mese di Ferragosto è 'clemente' e i fastidiosi insetti sembrano in calo. Quest'anno, invece, le punture non danno pace. 

I picchi a luglio e settembre 

Il motivo non è legato a un vero e proprio aumento del numero di zanzare presenti ma, come spesso accade, al cambiamento climatico. Per capire cosa sta succedendo bisogna infatti partire da quella che è la 'stagione delle zanzare', che solitamente inizia tra la fine di marzo e aprile e ha un primo picco (con conseguente aumento della presenza degli insetti) tra fine giugno e inizio luglio e un secondo a settembre, con l'arrivo delle piogge. A spiegarlo a Primocanale è Giorgio Chiaranz, professore del dipartimento di scienze della terra e dell'ambiente dell'Università di Genova oltre che naturalista ed esperto in gestione della fauna urbana e pest management.

Come le bombe d'acqua influiscono sulle zanzare

"Da dieci anni a questa parte la stagione di questi insetti, oggi al centro delle cronache per virus come West Nile e Chikungunya, è in continuo cambiamento" spiega Chiaranz. "La Liguria, segnata da perturbazioni e forti piogge che hanno caratterizzato tutti i weekend del mese di luglio, ha visto così un prolungamento del primo picco della stagione che da fine giugno si è allungato fino ad agosto. A rendere tutto più difficile è la violenza delle perturbazioni: le così dette "bombe d'acqua" vanno a creare pozzanghere (fondamentali per la riproduzione delle zanzare) in luoghi dove abitualmente non c'è e se la pozzanghera non si asciuga entro sette giorni ecco lì che il terreno è fertile per la nascita di nuove zanzare".

Puntura di zanzare infette, primo caso in Liguria di Chikungunya - Leggi qui 

A Genova un caso di West Nile 

Intanto, a seguito del ritrovamento di un sospetto insetto positivo al West Nile, si è riunito lunedì mattina il Tavolo tecnico intersettoriale regionale per la prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi che vede coinvolti, oltre a Regione Liguria, Asl 3, Comune di Genova, Università di Genova-Distav. Il Tavolo ha deciso le azioni che verranno attuate nell'ambito del cimitero monumentale di Staglieno, già oggetto di monitoraggio quindicinale coordinato dal Distav, tra cui quella di installare trappole per esemplari adulti per individuare eventuali altri insetti infetti e cercare eventuali carcasse di uccelli, animali vettori, e, in casi di ritrovamento, verranno consegnate all'istituto zooprofilattico per le indagini del caso.

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