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La tartaruga non si è soffermata molto sulla spiaggia di Fegina e il suo comportamento suggerisce una possibile esplorazione per la deposizione delle uova, non si esclude, dunque, un suo ritorno.
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di Emanuela Cavallo

Ha suscitato grande sorpresa ieri sera intorno alle 19 una tartaruga marina Caretta caretta approdata sulla spiaggia di Monterosso ai piedi dello scoglio del Malpasso, uno dei punti più noti e fotografati del litorale delle Cinque Terre. 

A notare l’esemplare sono state due turiste straniere e il Parco Nazionale delle Cinque Terre ha attivato prontamente il protocollo di segnalazione dell’Area Marina Protetta, allertando le autorità competenti e intervenendo tempestivamente sul posto con i propri tecnici. La tartaruga non si è soffermata molto e il suo comportamento suggerisce una possibile esplorazione per la deposizione delle uova, non si esclude, dunque, un suo ritorno nei prossimi giorni per nidificare.

Il Parco ha quindi rafforzato il monitoraggio della zona ed è in contatto con il GLIT – Gruppo Ligure Tartarughe, rete di esperti attiva dal 2021 che comprende l’Acquario di Genova, ARPAL, Università di Genova (DISTAV) e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Anche nella spiaggia di San Terenzo nel comune di Lerici era stata avvistata una tartaruga marina sempre in esplorazione, mentre sul litorale di Marinella è presente un nido messo in sicurezza e transennato.

 

Ricordiamo che la Caretta caretta è l’unica specie di tartaruga marina che nidifica regolarmente in Italia. È protetta e a rischio di estinzione, minacciata da diversi fattori, tra cui cambiamento climatico e impatti antropici. Negli ultimi anni, con l’aumento delle temperature marine, l’areale di nidificazione si sta spostando verso nord, rendendo le coste liguri un potenziale nuovo habitat. L'avvicinamento alla spiaggia può avere diverse motivazioni, come la ricerca di un sito idoneo alla nidificazione, ma anche il disorientamento causato da luci artificiali o dalla presenza umana. In un momento così delicato, ogni nostro gesto può fare la differenza.

Ogni comportamento umano può influenzare questo delicato processo.

La collaborazione di residenti, bagnanti e diportisti è fondamentale per garantire la tutela dell’animale e dell’eventuale nido.

COSA FARE IN CASO DI AVVISTAMENTO (fonte: GLIT – Acquario di Genova)

 - Contattare immediatamente il numero blu 1530 della Guardia Costiera, attivo 24 ore su 24 e gratuito

 - Fotografare o riprendere l’animale, le tracce o il sito senza flash, evitando il fronte dell’animale e mantenendo il silenzio. Non toccare mai tartarughe, uova o neonati

 - Avvisare il concessionario o proprietario dell’area, se presente

- Delimitare l’area senza inserire oggetti nella sabbia, per non danneggiare eventuali nidi.

- Rimuovere lettini, ombrelloni e attrezzature, creando una zona di rispetto di almeno 3 metri

- Non effettuare pulizie meccaniche o manuali sulla spiaggia per non cancellare tracce preziose.

La segnalazione tempestiva di ieri dimostra quanto possa essere importante la vigilanza della comunità. Questo potenziale evento di nidificazione è un segnale prezioso della salute del nostro ecosistema marino e un’occasione straordinaria per partecipare attivamente alla conservazione della biodiversità.

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