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di a.p.

Il sindaco di Taranto Piero Bitetti, a capo di una coalizione di centrosinistra, si è dimesso dopo essere stato contestato da cittadini e associazioni fuori dal Palazzo di città sulla gestione del dossier ex Ilva. L'incontro si era svolto in vista della riunione del Consiglio comunale del 30 luglio sull'accordo per la decarbonizzazione proposto dal governo e del vertice del giorno dopo al ministero. Nella lettera di dimissioni il sindaco denuncia una condizione di 'inagibilità politica' dovuta ad atteggiamenti ritenuti minacciosi da parte di alcuni attivisti.

La questione del piano dell'ex Ilva coinvolge anche Genova con il ministro delle Imprese Adolfo Urso che ha prospettato la realizzazione di un forno elettrico nello stabilimento di Cornigliano capace di produrre 2 tonnellate all'anno. Mentre altri tre forni verrebbero realizzati a Taranto. La questione nelle due città ha creato dibattiti e aperto le valutazioni sulle conseguenze del ritorno a una produzione a caldo a Genova.

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Nelle scorse ore il ministro Urso ha avuto un incontro in videoconferenza i parlamentari liguri di Fratelli d'Italia con al centro la questione delle aree dell'ex Ilva di Cornigliano che non sarebbero interessate dal processo di decarbonizzazione dello stabilimento e dunque restituite alla città per altre attività.

Ora però la vicenda dell'ex Ilva di Taranto legata all'accordo istituzionale di programma sulla decarbonizzazione della fabbrica, è ancora più in bilico dopo le dimissioni del sindaco di Taranto. E questo potrebbe avere anche ripercussioni sul progetto per lo stabilimento di Cornigliano. Domani mattina (mercoledì 30 luglio) è in programma la seduta del Consiglio comunale di Taranto con un solo punto all'ordine del giorno: l'accordo di programma sull'ex Ilva. E per giovedi 31 luglio, è fissato al Mimit il vertice tra il ministro delle Imprese Urso e le istituzioni e le amministrazioni delegate alla firma dell'accordo stesso: Comuni di Taranto e di Statte, Provincia di Taranto, Autorità portuale del Mar Ionio e Regione Puglia.

Dopo le dimissioni del sindaco, che hanno "effetto immediato" ma che lo stesso primo cittadino potrà ritirare entro un tempo massimo di 20 giorni, oggi si dovrebbe decidere se tenere o meno domani la seduta del Consiglio. Al momento, non è stato formalizzato alcun annullamento dell'assise. Fonti di Palazzo di Città chiariscono che "teoricamente la seduta potrebbe anche svolgersi, ma politicamente sarebbe inopportuno". Nessuna decisione sul vertice del 31 è stata al momento presa dal Mimit. Gia' ieri sera il ministro Urso è stato informato delle dimissioni del sindaco di Taranto e oggi in tarda mattinata il ministro avrà intanto una video call - programmata prima delle dimissioni di Bitetti - con le associazioni delle imprese di Taranto per un punto della situazione. Lo stesso sindaco, ieri pomeriggio prima delle dimissioni avvenute intorno alle 21, aveva fatto trasmettere da Palazzo di Citta' al Mimit, all'attenzione del comitato tecnico chiamato a vagliare la questione dell'approvvigionamento del gas ai fini della decarbonizzazione dell'acciaieria, la posizione dell'amministrazione.

 

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