Attualità

Torna alla homepage
I dati dell'ultimi report dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)
3 minuti e 28 secondi di lettura
di Andrea Popolano

Secondo l'ultimo report dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) in Liguria la produzione regionale di rifiuti speciali si attesta a poco più di 3 milioni di tonnellate e rappresenta l’1,8% del totale nazionale. L’89,8% (circa 2,7 milioni di tonnellate) è costituito da rifiuti non pericolosi mentre il 10,2% (circa 310 mila tonnellate) da rifiuti pericolosi. Le principali tipologie di rifiuti prodotte sono rappresentate dai rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (61,4% della produzione regionale totale) e da quelli derivanti dal trattamento dei rifiuti e delle acque reflue (24,5%). In Liguria circa un 40% di rifiuti pericolosi è rappresentato dal trattamento di rifiuti e risanamenti e reti fognarie mentre il 18% è frutto delle attività delle industrie chimiche, mentre poco meno. 

Quali sono i rifiuti pericolosi

La lista di rifiuti pericolosi è lunga: rientrano in questa categoria: batterie e accumulatori esausti che contengono metalli pesanti e sostanze corrosive; oli esausti: altamente inquinanti per suolo e acqua; solventi chimici: spesso infiammabili, irritanti o tossici; farmaci scaduti: possono contaminare l'ambiente se non smaltiti correttamente; materiali contenenti amianto: fibre cancerogene, vernici, inchiostri e adesivi con sostanze pericolose, rifiuti derivanti da attività sanitarie e veterinarie (es. siringhe, garze contaminate); alcuni tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) contenenti sostanze pericolose; prodotti agrochimici (pesticidi, fertilizzanti) contenenti sostanze pericolose.

Liguria prima in Italia per percentuale di rifiuti pericolosi sul totale dei rifiuti speciali prodotti  

Il 10,2% del totale mette la Liguria al primo posto tra le regioni per percentuale di rifiuti pericolosi prodotti all'interno della regione rispetto al totale di rifiuti speciali prodotti. A livello di tonnellata la regione che produce i maggiori quantitativi è la Lombardia, con 3,3 milioni di tonnellate, corrispondenti al 9,3% del totale di rifiuti speciali prodotti a livello regionale, ed al 46,5% dei rifiuti speciali pericolosi del Nord (circa 7,1 milioni di tonnellate). Numeri ben superiori alla quantità che viene prodotto in Liguria (310 mila tonnellate).

Segue per quantitativi prodotti il Veneto con oltre 1,1 milioni di tonnellate (6,5% del totale regionale), che rappresentano il 15,9% del totale di rifiuti pericolosi del Nord, il Piemonte (995 mila tonnellate, 7,3% del totale regionale e 13,9% della macroarea) e l’Emilia-Romagna (982 mila tonnellate, 6,9% del totale regionale e 13,7% della macroarea). Al Centro, il Lazio e la Toscana producono, rispettivamente, circa 494 mila tonnellate (4,8% del totale regionale) e 416 mila tonnellate (4%) di rifiuti pericolosi, pari al 40,2% e al 33,8% del totale prodotto dalla macroarea geografica (1,2 milioni di tonnellate). Al Sud la Campania, la Puglia e la Sicilia sono le regioni che presentano i valori maggiori di produzione dei rifiuti pericolosi, corrispondenti rispettivamente a 443 mila, 387 mila e 324 mila tonnellate, con valori percentuali pari al 24,5%, 21,4% e 18% del totale prodotto da questa macroarea (1,8 milioni di tonnellate) e al 4%, 3,8% e 3,4% del totale regionale.

Il recupero dei rifiuti pericolosi

Il recupero di materia (da R2 a R12) è la forma prevalente di gestione cui sono sottoposti poco meno di 2,1 milioni di tonnellate di rifiuti e rappresenta il 67% del totale gestito. In tale ambito, il recupero di sostanze inorganiche (R5) concorre per il 62% al recupero totale di materia. Residuale è l’utilizzo dei rifiuti come fonte di energia (R1), pari a 21 mila tonnellate (0,7% del totale gestito). Complessivamente sono avviati a operazioni di smaltimento (da D1 a D14) quasi 632 mila tonnellate di rifiuti speciali (20,5% del totale gestito): poco meno di 385 mila tonnellate (12,5% del totale gestito) di rifiuti sono smaltite in discarica (D1), poco meno di 247 mila tonnellate (8% del totale gestito) sono sottoposti ad altre operazioni di smaltimento (D8, D9, D13, D14) quali trattamento chimico-fisico, trattamento biologico e ricondizionamento preliminare.

La quantità di rifiuti speciali avviati ad incenerimento (D10) sul territorio regionale è nulla, non risultando operativo alcun impianto di incenerimento per rifiuti speciali nell’anno considerato. La messa in riserva a fine anno (R13) prima dell’avvio alle operazioni di recupero, ammonta a circa 358 mila tonnellate (11,6% del totale gestito), il deposito preliminare (D15) prima dello smaltimento interessa poco più di 10 mila tonnellate (0,3%). Infine, va rilevato che i rifiuti speciali esportati sono poco più di 85 mila tonnellate, di cui quasi 59 mila tonnellate di rifiuti non pericolosi e poco meno di 27 mila tonnellate di pericolosi; mentre i rifiuti speciali importati sono 24.016 tonnellate, costituiti completamente da rifiuti non pericolosi.

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook

 

ARTICOLI CORRELATI

Martedì 15 Luglio 2025

Rifiuti, a Genova i contenitori in bioplastica vanno buttati nell'umido

Parte da Genova la nuova campagna di comunicazione ambientale promossa da AMIU Genova e Consorzio Biorepack, con il sostegno del Comune di Genova presentata a Palazzo Tursi. Un progetto che ha come obiettivo il miglioramento della raccolta della frazione organica e la gestione corretta degli imballa
Sabato 28 Giugno 2025

Vado Ligure, incendio alla discarica dei rifiuti speciali di Bossarino

E' divampato questa mattina alle 4.30 circa un incendio esteso alla discarica dei rifiuti speciali di Bossarino, a Vado Ligure nel savonese. Sul posto sono arrivate cinque squadre dei Vigili del Fuoco di Savona, all'opera per domare le fiamme da prima dell'alba. L'incendio sarebbe particolarmente es
Venerdì 30 Maggio 2025

Illeciti nello smaltimento dei rifiuti dopo la mareggiata del 2018, arrestato un latitante

La Polizia di Genova, unitamente a quella di Napoli, ha arrestato - nell'ambito del progetto Wanted promosso dal Servizio Centrale Operativo della Polizia e finalizzato alla cattura dei latitanti - un imprenditore campano che da circa due mesi si era sottratto all'esecuzione del provvedimento restri