
Al via sabato 5 luglio 2025 anche in Liguria la stagione dei saldi estivi che nella nostra regione durerà 45 giorni (fino al 18 agosto). Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio nazionale, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 203 euro - pari a 92 euro pro capi te - per un valore complessivo di 3,3 miliardi di euro.
Resta il nodo della tempistica dei saldi
"I saldi rappresentano un momento importante per fare acquisti di qualità, risparmiando e riscoprendo la vitalità delle nostre città - commenta Manuela Carena, presidente di Federmoda Confcommercio Genova -. Nonostante il contesto internazionale complesso, l’arrivo di 19 milioni di turisti stranieri negli aeroporti italiani e, a livello locale, l’aumento del traffico registrato dall’Aeroporto di Genova, sono segnali incoraggianti. Acquistare nei negozi di prossimità significa sostenere l’economia locale, tutelare l’occupazione e difendere l’identità dei nostri territori. Ringraziamo inoltre il Comune di Genova per aver confermato anche quest’anno la gratuità dei parcheggi nei primi due sabati dei saldi.
Per rilanciare i consumi interni e sostenere il commercio tradizionale serve sì il ritorno degli acquirenti, ma anche un impegno concreto da parte del Governo e un maggiore senso di responsabilità lungo tutta la filiera della moda, affinché ciascun attore rispetti il proprio ruolo ed eviti dinamiche di concorrenza sleale.
Resta il nodo della tempistica dei saldi, che secondo Confcommercio continua a cadere troppo presto nella stagione. "Continueremo a lavorare affinché si possa individuare, a livello nazionale, una data unica e più coerente con l’andamento reale del mercato. Parallelamente - conclude Carena - riteniamo fondamentale che i nostri imprenditori valutino un’evoluzione del proprio modello di business, puntando su una maggiore specializzazione, sulla costruzione di un’identità distintiva e su un’offerta merceologica in grado di differenziarsi dalla grande distribuzione".
Saldi: il vademecum di Federmoda Confcommercio
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federmoda Confcommercio Genova evidenzia alcuni principi di base:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
1. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
1. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
1. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
1. Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.
Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.
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IL COMMENTO
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