Il 5 giugno come ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente: istituita nel 1972 dalle Nazioni Unite per promuovere la consapevolezza ambientale e incoraggiare azioni concrete a favore del pianeta. Il tema scelto per il 2025 è #BeatPlasticPollution, con l’obiettivo di richiamare l’attenzione globale sulla necessità di ridurre la plastica monouso e prevenire l’inquinamento da plastica nei mari, nei fiumi e negli ecosistemi terrestri.
L'analisi ligure dell'ambiente con Arpal
Arpal, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure, è attiva da oltre trent’anni nel monitoraggio e controllo dell’ambiente in Liguria. Ogni giorno, oltre 300 professioniste e professionisti lavorano su tutto il territorio regionale per analizzare aria, acqua, suolo e biodiversità; supportare enti locali e Forze dell’Ordine; accompagnare le grandi opere sul fronte ambientale; proteggere la salute collettiva attraverso dati e conoscenze scientifiche. I laboratori Arpal utilizzano strumenti altamente specializzati, capaci di rilevare anche tracce minime di inquinanti, in alcuni casi inferiori ai miliardesimi di grammo.
Plastiche e microplastiche
In linea con il tema #BeatPlasticPollution, Arpal è capofila per la sottoregione Tirrenica nell’attuazione della Strategia Marina, la direttiva europea per il raggiungimento del buono stato ambientale delle acque. Dal 2015, i tecnici del Centro del Mare effettuano campionamenti semestrali in quattro aree della Liguria (Vado Ligure, Voltri, Punta Mesco, Portofino) con un retino “manta” che raccoglie microplastiche presenti in superficie. Le particelle raccolte (di dimensioni tra 330 micrometri e 5 mm) vengono analizzate per colore, forma e tipo di polimero. Nei laboratori, Arpal utilizza tecniche spettroscopiche avanzate (IR e Raman) per identificare i polimeri più diffusi, come polietilene, polipropilene e polistirene, spesso legati a imballaggi monouso e oggetti di uso quotidiano. Questi dati servono a comprendere meglio le fonti dell’inquinamento e orientare le politiche pubbliche, anche in funzione delle normative europee.
Arpal monitora inoltre la presenza di macrorifiuti plastici su spiagge, fondali e alla foce del fiume Magra, contribuendo a una mappatura completa del fenomeno sul territorio regionale.

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IL COMMENTO
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