Un cambio di paradigma per il mondo della mediazione: è questa la sfida emersa dal Convegno nazionale di FIMAA Italia “Capitali in movimento - Come i flussi finanziari modellano i mercati”, che ha riunito al Palazzo della Borsa di Genova esperti del settore, istituzioni e rappresentanti del mondo economico.
L’accesso al credito resta una sfida aperta. Dai lavori del convegno è emerso con forza un dato: le micro e piccole imprese italiane incontrano difficoltà crescenti nell’ottenere finanziamenti, una criticità ancora più accentuata in regioni come la Liguria, dove il tessuto imprenditoriale è composto in larga parte da PMI. La risposta potrebbe arrivare da una maggiore sinergia tra mediatori creditizi e merceologici, figure ancora poco integrate tra loro ma con un potenziale strategico enorme. “La stretta creditizia rischia di paralizzare il mercato ma noi abbiamo la possibilità di intervenire. I mediatori creditizi possono costruire strumenti finanziari su misura per le imprese, mentre i mediatori merceologici, grazie alla loro conoscenza delle filiere, possono creare sinergie essenziali per garantire solidità alle operazioni”, ha spiegato Angelo Spiezia, Coordinatore della Consulta Mediatori Creditizi di FIMAA Italia.
 
Un nuovo ruolo per i mediatori: da facilitatori a consulenti strategici - Anche la figura del mediatore merceologico sta cambiando radicalmente. “Non siamo più semplici intermediari di scambi. Oggi le aziende ci chiedono un supporto a 360 gradi, dalla logistica al finanziamento. Se vogliamo che il mercato riparta, dobbiamo adottare un nuovo approccio e diventare un riferimento stabile per le imprese”, ha evidenziato Simone Ruffato, membro della Consulta Mediatori Merceologici FIMAA Italia.
Il contesto geopolitico e le prospettive per le imprese - Di grande impatto l’intervento di Dario Fabbri, direttore di Domino, che ha illustrato come i nuovi assetti geopolitici stiano ridefinendo i flussi finanziari globali, con conseguenze dirette sulle opportunità di finanziamento per le imprese italiane.
Verso una mediazione 4.0 - L’evento si è concluso con un messaggio chiaro: serve un nuovo modello di mediazione che integri competenze finanziarie e di mercato per garantire maggiore accesso alle risorse economiche. Da qui la necessità di avviare un percorso di confronto permanente, per costruire soluzioni concrete a supporto delle imprese. “Se il credito rimarrà di difficile accesso, il mercato rischia la paralisi - ha detto Santino Taverna, Presidente FIMAA Italia - La collaborazione tra mediatori creditizi e merceologici è una opportunità concreta per sbloccare risorse e dare nuova linfa al sistema economico: in questo senso oggi sono state gettate le basi per un nuovo modello operativo”.
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