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Mercoledì 5 gennaio 2022 iniziano in Liguria i saldi invernali. Durano 45 giorni e andranno avanti dunque fino al 18 febbraio. Una data attesa per tante famiglie che già sono vessate dall'aumento delle bollette della luce e del gas previsto proprio da questo inizio anno, ma che i commercianti avrebbero volentieri spostato più avanti, per continuare il trend positivo delle vendite natalizie e prenatalizie i cui numeri sono stati molto positivi. Come nel pre-covid, annunciano le associazioni di categoria.

Un autunno incoraggiante ed un Natale in linea con quello del 2019, annuncia per esempio Confesercenti, in particolare nel settore moda. Ma c'è un rovescio della medaglia, infatti è proprio la vendita di abbigliamento e calzature che continua a doversela vedere con vecchi problemi: uno su tutti, quello di un periodo dei saldi troppo anticipato, che spezza sul nascere il trend stagionale e impedisce ai negozi di marginare adeguatamente

E se il Natale è andato particolarmente bene, è sempre Confesercenti a fare la previsione di quanto si spenderà nei ribassi: 4 italiani su dieci (il 39%) hanno già programmato di approfittare dei saldi per acquistare uno o più prodotti, per un budget medio previsto di 150 euro a persona.

Nonostante la crescente concorrenza del web, i saldi rimangono un evento legato soprattutto ai negozi fisici: il 31% degli acquisti dei saldi avverrà infatti in una grande catena o presso negozi brandizzati, seguiti da vicino dai negozi indipendenti, cui si rivolgeranno il 26% dei clienti. Il 22% sceglierà infine un outlet, mentre il 23%, invece, cercherà l’affare scontato sul web.

E poi le curiosità sui desiderata degli italiani. Quest’anno, in cima ai nostri desideri ci sarebbero le scarpe: è la spesa prevista dal 47% di chi ha già deciso di comprare. Seguono prodotti di maglieria (45%), capispalla (27%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo (entrambi al 22%). Ma c’è anche un 15% in cerca di borse ed un 12% di altri accessori, dalle sciarpe alle cinture.

Per tutti gli acquisti valgono le regole ripetute anche dalle associazioni dei consumatori: ricordare che il reso è sempre possibile così come la restituzione del denaro speso se la merce non è quella vista in vetrina o reclamizzata su web o ancora se la merce è fallata. Ma anche che il venditore è obbligato a esporre il prezzo di partenza e il calcolo del saldo applicato e che i prodotti in saldo devono essere quelli della stagione corrente e non avanzi di magazzino. E ancora, attenzione al rispetto delle regole anti covid: mascherine, distanze, capienze massime nei negozi permetteranno a tutti di vivere i saldi in sicurezza.

GENOVA - Una mano tesa alle famiglie in difficoltà. Il Comune di Genova ha approvato la proposta degli assessori alle Politiche della casa Pietro Piciocchi e al Patrimonio Stefano Garassino, per cui verranno messi a disposizione di Caritas cinque alloggi da destinare ai bisognosi.

"L'emergenza pandemica ha acuito situazioni di difficoltà", dichiara l'assessore Piciocchi. "Grazie alla collaborazione con la Caritas Diocesana, con cui abbiamo avuto un proficuo dialogo, potranno essere messi a disposizione alloggi ristrutturati per famiglie con forti fragilità per la presenza di persone molto anziane, con invalidi e con minori".

Gli appartamenti, di proprietà dal Comune, sono dati in concessione amministrativa per sei anni a Caritas, che si impegna a ristrutturare gli alloggi. I requisiti per le assegnazioni degli appartamenti di via Bologna, via Torricelli, via Guala e via Vado sono: la residenza nel Comune di Genova, non avere contenziosi con l’Ufficio della Casa e con Arte Genova, non essere proprietari di altri immobili che possano adeguatamente ospitare il nucleo familiare e, in caso di famiglie straniere, essere in regola con il permesso di soggiorno.

"Abbiamo fissato regole chiare e semplici - spiega l'assessore Garassino - perché le famiglie in gravi difficoltà possano giovare di un alloggio ristrutturato e adeguato alle esigenze anche delle persone con disabilità. Con la collaborazione con la Caritas mettiamo a disposizione dei più deboli alcuni alloggi che verranno rinnovati con lavori di ristrutturazione, rendendoli quindi funzionali anche a nuove destinazioni future, a seconda delle esigenze che si prospetteranno".

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Primo esemplare di una classe che per decenni ha rappresentato la spina dorsale delle forze subacquee italiane, consegnato alla Marina militare il 12 febbraio 1980 e operativo fino al primo maggio 2002 quando venne messo in disarmo, il sommergibile S-518 ‘Nazario Sauro’ è diventato una sala museale sui generis grazie ad un contratto di cessione tra Marina Militare e Galata Museo del mare di Genova.

Il 26 settembre 2009, dopo un’accurata opera di restauro da parte di Fincantieri con un allestimento progettato e diretto dall'architetto Roberto Bajano, scortato dalla nave ‘Vespucci’, da tre motovedette e un elicottero della Capitaneria di porto fece il suo ingresso in Porto applaudito da circa 200 persone per essere ormeggiato in Calata Andalò Di Negro, proprio davanti al ‘Galata’. Con la consegna del Jack di prora il battello divenne proprietà della città di Genova e fu il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Paolo La Rosa a consegnarlo all’allora presidente del Museo del mare Paola Profumo. Un gesto simbolico che di fatto rese ufficialmente il ‘Nazario Sauro’ il secondo sottomarino in Europa visitabile in acqua dopo l’U-Boot tedesco di Bremerhaven. La cerimonia venne seguita in diretta da Primocanale. Le immagini si riferiscono al servizio che testimonia l’arrivo in Darsena. Nell’archivio storico potete trovare anche la storia del Nazario Sauro (Guarda qui).

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E’ uno dei tanti appuntamenti che fanno parlare di Genova nel mondo, prima alla Fiera del Mare e in tempi più recenti ai Parchi di Nervi. Nata nel 1966 da un’idea del senatore Carlo Pastorino all’epoca presidente della Fiera su imitazione di una kermesse omologa ospitata a Gand, in Belgio, nel corso del tempo ha superato per fama e importanza – in un tripudio di colori e profumi - il modello cui si è ispirata. Originariamente con cadenza quinquennale, già al debutto ebbe un successo clamoroso con 250.000 visitatori e oltre 260 espositori provenienti da 19 paesi. Il record di afflusso Euroflora lo ha raggiunto nel 1986 con oltre 730.000 biglietti staccati. Il servizio si riferisce all’edizione 2001 ma nell’archivio storico di Primocanale potete trovare le immagini più belle delle diverse edizioni compreso quella del 2018 ai Parchi di Nervi (GUARDA QUI).

"Siete degli sciacalli! Lasciatelo in pace almeno adesso!" Con queste parole sui suoi profili Instagram e Facebook si sfoga poco prima del Capodanno Fabiola Palese, ex fidanzata di Paolo Calissano, la donna che ha lanciato l'allarme preoccupata per il silenzio dell'attore e che ha così permesso di scoprirne la morte, la sera del 30 dicembre. Sul caso è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Paolo Calissano, 54 anni, è stato trovato morto nella sua abitazione romana nel quartiere di Monte Mario la sera del 30 dicembre ma il decesso potrebbe essere avvenuto già un paio di giorni prima. La causa più probabile, stando ai primi rilievi dei Carabinieri, potrebbe essere un mix di farmaci le cui tracce sono state ritrovate in casa. Si attendono a breve i risultati dell'autopsia effettuata al Gemelli a Roma che dovranno stabilire la data esatta del decesso e la sua causa. 

A dare l'allarme è stata la sua ex fidanzata storica, Fabiola Palese, che ha avvertito il 112 dopo lo strano silenzio di Calissano, introvabile da ore. Ora spetta alla Procura di Roma la nomina di un perito che si occuperà di analizzare il cellulare dell'attore, per capire con chi ha avuto gli ultimi contatti prima della morte, e per compiere tutti i rilievi del caso.

I Carabinieri hanno iniziato con le audizioni a partire proprio da Fabiola, che in un'intervista al quotidiano Il Messaggero ha dichiarato: "Lui ormai non usciva quasi più, si era lasciato andare e forse era tornato a prendere le benzodiazepine in dosi massicce per dormire". La ex è sicura: "Non si è suicidato. Era depresso non usciva quasi più". 

Tanti i messaggi di cordoglio e di vicinanza degli amici del mondo dello spettacolo, che con lui avevano condiviso tante esperienze e molti anche i ricordi dei genovesi, degli amici storici, perché Paolo era una persona normale, che si era ammalato di un brutto male. Ed è proprio la delicatezza a emergere nei post di chi lo aveva conosciuto e incrociato nella vita, la delicatezza di un male che lo ha portato via, piano piano, facendolo uscire di scena in punta di piedi.