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Cosa significa "allerta gialla per temporali" e perché non sempre piove sulle nostre teste quando viene emanato questo tipo di avviso? Le lamentele e le accuse di una "allerta sbagliata" sono all'ordine del giorno, eppure c'è un motivo. Le allerte per temporali riguardano fenomeni atmosferici isolati e rapidi e spesso non si sfogano sull'intero territorio oggetto di allerta. Ma l'attenzione deve restare alta sul territorio.

"I temporali hanno solo due gradi di colore di allerta, giallo e arancione, proprio per la loro tipicità: in poco tempo in un territorio molto limitato possono fare gravi danni", spiega a Primocanale l'assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone.

"Noi abbiamo tendenze di previsioni nelle zone di allertamento il che non vuol dire che il temporale scarichi a terra, molto spesso fortunatamente scaricano in mare o che comunque venga colpita tutta la zona di allertamento".

La critica maggiore fatta ai previsori è quella di aver "sbagliato allerta". Eppure è comune che splenda il sole sulle teste mentre l'avviso parla di allerta gialla per temporali, come spiega Federico Grasso, dirigente qualità aria di Arpal Liguria: "Soprattutto in primavera ed estate spesso con l'allerta può capitare che splenda il sole. La nostra agenda quotidiana non deve subire chissà quale modifiche. Si tratta di uno strumento che segnala a chi gestisce il territorio che potrebbero verificarsi sviluppi per cui potremmo andare incontro a danni tali localizzati sul territorio che è bene essere pronti a gestire".

Allerta gialla insomma, conclude Grasso, "non significa che pioverà e soprattutto che pioverà sulla nostra testa".

 

 

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