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Filippo Fossati, presidente Uisp e consigliere nazionale Coni, fa il punto sui tagli preannunciati dal Coni: "L’autoriforma del Comitato olimpico italiano è un segnale di autonomia e responsabilità".

Un'autoriforma impostata su due punti: abolizione dei Comitati provinciali e una riduzione dei componenti nei Consigli federali e nei Collegi dei revisori dei Conti delle federazioni.  

Fossati giudica così: "Lo sport italiano affronta i sacrifici e rilancia con un progetto di autoriforma: la strategia del Coni è convincente. Il piano del Coni per recuperare risorse in vista degli annunciati tagli del governo va nella direzione giusta, sulla quale l’Uisp spinge da tempo. Ovvero: sburocratizzare la struttura, selezionare le priorità sul terreno agonistico, puntare ad una governance dove siano chiari i compiti delle federazioni e quelli della promozione sportiva, evitando sovrapposizioni e sprechi".
 
"La vera partita, oggi, è quella di dare ossigeno alle società sportive sul territorio e di dare sostegno alle famiglie, strozzate dalla crisi" prosegue Fossati. "Le difficoltà economiche sono diventate strutturali e le opportunità di accesso alla pratica sportiva per le fasce sociali si restringono. Questo significa meno prevenzione e meno salute, con particolare riferimento a bambini e anziani".
 
"Da questo momento non ci sono più alibi per nessuno – prosegue Fossati - va potenziato il bacino dello sport per tutti. Questa priorità sociale è responsabilità di tutti, a cominciare dalle istituzioni, ad ogni livello, e dalla politica. E’ finito il tempo di comode e pigre deleghe in bianco con le quali si affidava tutto nelle mani del Coni. Oggi, quella dello sport sociale e per tutti, diventa una responsabilità collettiva: il Coni deve essere affiancato da enti locali e Regioni, promozione sportiva e investitori privati".
 
"L’Uisp e gli Enti di promozione sportiva accettano la sfida e mettono in campo la loro storica esperienza: lo sportpertutti non si improvvisa, servono storia, competenze, formazione, qualità. Oggi i numeri ci dicono che iscritti e società affiliate alla promozione sportiva sono la metà dello sport italiano. L’Uisp e gli Enti di promozione chiedono di essere coinvolti effettivamente nel governo del sistema sportivo".
 
"Per il raggiungimento di risultati agonistici di alto prestigio per il nostro paese, il Coni chiama le Federazioni ad atti di razionalizzazione, basati sull’efficacia e sul rendimento. Per la propria struttura ‘periferica’ compie un atto di responsabilità: libera risorse e taglia sulla burocrazia. Noi leggiamo l’autoriforma del Coni e del sistema sportivo italiano come una scelta federalista e chiediamo che le risorse recuperate vadano indirizzate alle società e al movimento sportivo territoriale".
 
"Il Coni gioca d’anticipo e rilancia, con l’attenzione rivolta al contenimento dei costi e alla salute dello sport – conclude Fossati - E la politica che fa? Tagli lineari senza strategie: anche nello sport, il governo conferma l’assoluta mancanza di idee per costruire prospettive e far uscire il paese dalla crisi. Un silenzio al quale siamo abituati e che, ancora una volta, dimostra che il paese reale è più avanti di quello dei palazzi".