Gli elettori devono poter "scegliere i candidati senza che questi vengano imposti dai partiti": così il Comitato referendario genovese ha spiegato le ragioni alla base della raccolta di firme avviata contro l'attuale legge elettorale, ridenominata come 'Porcellum'. Anche se l' iniziativa è stata presentata questa mattina nella sede dell' associazione "L'Europa che vogliamo", la raccolta firme, in realtà, é già cominciata da alcuni giorni in vari punti del centro città: nella sede comunale o con specifici banchetti, ad esempio in via XX Settembre e alla Festa del Pd al Porto antico. Trasversali all'arco parlamentare i partiti, le sigle e i politici aderenti alla raccolta di firme: da Pd e Idv ad Alfredo Biondi, dai Tea Party Italia alla Fondazione Oltremare. Affinché possa essere accolta la richiesta di referendum entro il 30 settembre dovranno essere depositate a Roma 500 mila firme raccolte in tutta Italia. Se dovesse essere abolito il 'Porcellum', rientrerebbe in vigore la vecchia legge elettorale, il 'Matterellum'. Per una nuova legge, invece, bisognerebbe attendere l'elaborazione e il varo da parte del Parlamento.
Cronaca
Legge elettorale, al via raccolta firme contro il "Porcellum"
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