Sono iniziati stamane i lavori del nuovo cantiere di corso Carbonara per la realizzazione di un nuovo tunnel ferroviario sotterraneo, e l'accoglienza, da parte dei residenti della zona, è stata decisamente fredda. In primo luogo perché il cantiere si trova a pochi passi dai giardini “Tito Rosina” e dalle scuole medie Milani Colombo. In secondo luogo, riscuote malcontento il taglio degli alberi, storiche acacie che ormai, da generazioni, fanno parte del tradizionale paesaggio locale: indignati non solo gli ecologisti militanti, ma anche pedoni e automobilisti, giovani e anziani, residenti e non. Un anno di lavori - la data programmata di fine lavori è il primo agosto 2012 - per costruire un foro di forse tre metri per tre, scavato dal basso verso l’alto. Quello che getta ansia tra i genovesi, però, è soprattutto il fatto che quel foro annuncia lavori di maggior peso, svolti dalla società Fer.Gen per conto di Italfer, il ramo delle ex Ferrovie dello Stato che si occupa della rete ferroviaria, "nell’ambito del sestuplicamento della tratta Principe-Brignole con la realizzazione di due nuove gallerie a binario singolo in prosecuzione delle attuali gallerie Cristoforo Colombo e San Tommaso, fino all’imbocco della stazione Brignole, in corrispondenza dell’attuale imbocco della galleria delle Grazie" : così si legge sui manifestini disseminati per le strade. Le rassicurazioni devono ancora arrivare, dopo una riunione presso il Municipio dello scorso maggio e tanti sono i quesiti senza risposta su un intervento invasivo i cui effetti sono già visibili: gli alberi recisi, i posti auto (in area Blu, quindi destinati ai residenti che hanno pagato il contrassegno annuale) cancellati, senza contare la quiete dei viali, violata dai rumori metallici delle motoseghe.
Cronaca
Ferrovie: Tunnel sotterraneo, lo scontento dei genovesi
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