E' durato quasi due ore in carcere a Genova l'interrogatorio di Franco Pronzato, il consigliere Enac ed responsabile del settore aereonautico del Pd finito in manette per una presunta tangente da 40 mila euro legata all'aggiudicazione del volo Roma Urbe-Isola d'Elba. L'interrogatorio è stato secretato dal Gip del tribunale di Genova Ferdinando Baldini. All'esterno del carcere è rimasta per un breve periodo di tempo la moglie di Pronzato che non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione ai giornalisti presenti. "Ha risposto a tutte le domande - ha detto uno dei suoi legali l'avvocato Maurizio Mascia - ma il verbale è stato secretato e per questo non posso entrare nei dettagli su quanto è stato detto dal mio assistito". Gli avvocati hanno chiesto al gip la rimessione in libertà di Pronzato perché, ritengono, non sussistono le esigenze cautelari, vale a dire il pericolo di reiterazione del reato né quello di inquinamento delle prove, come contestatogli nell' ordinanza di custodia del tribunale di Roma. Pronzato ha chiesto ai propri legali di poter avere saggi di storia, materia di cui è appassionato.
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