Un fondo di solidarietà per aiutare i giornalisti in un anno di profonda crisi per il settore dell'editoria è stata l'iniziativa che l'Unione cronisti liguri ha lanciato oggi in occasione di "Cronaca di un anno di cronaca", presentato oggi in Fiera, a Genova. Il clima di difficoltà è stato al centro del tradizionale appuntamento per lo scambio di auguri tra giornalisti e la città, come ha sottolineato la presidente del Gruppo cronisti liguri Alessandra Costante. "Un anno complicato a cui ne seguiranno altri. Complicato perché i media liguri, che si sono sempre sentiti vicini alla crisi, ora ci sono dentro. Il mercato pubblicitario è molto calato, a livello nazionale e regionale e, di conseguenza molti media di piccola e media portata sono andati in sofferenza, con la perdita di posti di lavoro. Almeno una dozzina di colleghi sono alle prese con riduzioni di orario o di rischio licenziamento. Proprio per questo il Gruppo cronisti ha rinunciato, dopo 30 anni, alle cravatta, simbolo della categoria, per istituire un fondo di solidarietà, a favore dei colleghi che stanno uscendo dal mondo del lavoro. Il gruppo cronisti, quanto prima, si riunirà per fare il punto della situazione e capire quanti colleghi avranno diritto a quest bonus simbolico".
Cronaca
Giornalisti, fondo solidarietà per colleghi
1 minuto e 4 secondi di lettura
Sponsorizzata
Mercoledì 23 Aprile 2025
A Genova lo spettacolo di Euroflora 2025, 154 giardini da tutto il mondo - Lo speciale
Ultime notizie
- Teatro Sociale di Camogli, bilancio ok: budget triplicato e incassi quintuplicati
- Evani: "Io credo nella salvezza della Sampdoria. Ma resta un'impresa"
- Lapadula non basta: Lo Spezia si fa rimontare dalla Reggiana
- Emergenza migranti, lunedì arriva Humanity 1 alla Spezia con 68 migranti: 16 sono minori
-
Pioggia e vento forte sulla Liguria, inizio settimana con il maltempo: le previsioni
- Poliziotti aggrediti a Savona durante una lite: 36enne arrestato
IL COMMENTO
Siri quasi Papa e le “frecce” di Fortebraccio. Il conclave non parla come la politica
Il Vangelo di Matteo 25 e l’eredità di Papa Francesco