"Mamma sto bene sono solo un po' stanco ma spero che le udienze possano finire velocemente e far emergere la verità che tutti conosciamo". Parole di speranza, dette alla madre, quelle di Tomaso Bruno, il cameriere di Albenga rinchiuso dal febbraio scorso nel carcere indiano di Varanasi in India con l'amica torinese Elisabetta Boncompagni con l'accusa dell'omicidio del loro compagno di viaggio Francesco Montis. Ieri il processo era stato rinviato perché il testimone che doveva depositare era ammalato.
IL COMMENTO
Maturità: nelle tracce mancata l'attualità controversa, dall'Ucraina alla Palestina
Il futuro della nostra lingua scritto nel tema della maturità