Il 2 novembre 1975, sul litorale romano di Ostia veniva ucciso lo scrittore, regista e giornalista Pierpaolo Pasolini. Il poeta venne assassinato a colpi di bastone e travolto con la sua auto sulla spiaggia. L'omicidio fu attribuito a Pino Pelosi, di soli diciassette anni che, fin da subito, si dichiarò unico colpevole. Ma sulla morte di Pasolini, aleggia ancora un mistero. Tra le sue poesie più significative, colpisce quella scritta nel libro "Il cinema in forma di poesia": "Amo ferocemente, disperatamente la vita. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine. Amo il sole, l'erba, la gioventù. L'amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina. Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. Come finirà tutto ciò? Lo ignoro". Per ricordarlo, gli amici di Approdo, il Comitato Provinciale di Arcigay Genova, organizzano, oggi, al Circolo Arci Belleville il recital multimediale di Arcibaldi, con testi di Dario Janese, che ricolloca le ultime parole di Pierpaolo Pasolini alla luce degli eventi di questi ultimi anni. "Siamo tutti in pericolo", il nome dello spettacolo che andrà in scena a partire dalle 19,30.
Cronaca
Arcigay ricorda Pierpaolo Pasolini
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