Cronaca

1 minuto e 23 secondi di lettura
Riprende domani, dopo la pausa estiva, il processo con rito abbreviato davanti al gup Maurizio De Matteis, all'ex presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Giovanni Novi e ad altre 7 persone per la presunta illecita assegnazione dell'area del terminal Multipurpose e la concessione di servizi di banchina alla Compagnia Unica. Il pm Walter Cotugno che domani farà una replica, aveva chiesto il 18 giugno scorso, dopo quasi 40 ore di requisitoria suddivisa in sette udienze, sei anni di reclusione e un anno di libertà vigilata per Novi e pene variabili da cinque mesi e 10 giorni a due anni e nove mesi per gli altri imputati. Con Novi sono sotto processo l'ex segretario dell'Autorità Portuale, Alessandro Carena per il quale il pm aveva chiesto due anni, sei mesi e 10 giorni, l'avvocato e noto docente universitario di diritto Sergio Maria Carbone, ex consulente dell'Autorità Portuale (richiesta di due anni, nove mesi e 10 giorni), l'avvocato generale dello Stato Giuseppe Novaresi, l'ex dirigente dell'Autorità Portuale Filippo Schiaffino e il vice console della Culmv Walter Marchelli (richiesta di otto mesi ciascuno), l'imprenditore della logistica Aldo Spinelli e l'armatore Aldo Grimaldi (cinque mesi e 10 giorni ciascuno).   Le indagini presero l'avvio sulle procedure di assegnazione del terminal Multipurpose, uno dei più ambiti dello scalo marittimo genovese. Novi fu indagato per aver fatto pressioni su alcuni terminalisti al fine di farli ritirare dalla gara di assegnazione del terminal dopo la rinuncia di Msc. Le accuse mosse a vario titolo sono quelle di turbativa d'asta per due gare, truffa per il risarcimento da un milione e 700 mila euro riconosciuto dal Comitato Portuale alla Compagnia Unica degli scaricatori, concussione e abuso d'ufficio.