Approda a Roma il "caso Carlo Felice" di Genova: ieri sera è arrivata sulla scrivania del sindaco Vincenzi una convocazione da parte del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta: una lettera con la richiesta di un incontro a Roma per affrontare il delicato problema che contrappone la Fondazione lirica ai sindacati e al ministero. Sul tavolo c'è la questione della cassa integrazione in deroga, non prevista dal contratto nazionale di lavoro e che i sindacati autonomi non accettano. Gli unici a essere possibilisti sono quelli della Cgil. Il teatro, intanto, da ieri ha ripreso l'attività anche se con la grande incognita: si faranno i concerti e le opere previste? Per ora la situazione è di grande incertezza, in attesa degli sviluppi. Coro, orchestra e tecnici sono andati regolarmente al lavoro, ma se non passasse l'accordo sulla cassa in deroga (che nel momento in cui dovesse essere firmato avrebbe effetto retroattivo per al massimo due settimane) c'è il rischio che per questi giorni non vengano pagati.
Cronaca
Caso Carlo Felice, il sottosegretario Letta convoca il sindaco Vincenzi
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