Cronaca
Depredavano le salme di Staglieno, indagini su 7 dipendenti comunali
40 secondi di lettura
Rubavano monili, protesi ortopediche e denti d'oro ai cadaveri esumati, ma anche pregiati arredi di marmo delle tombe: le indagini condotte dai carabinieri del comando provinciale di Genova hanno portato ad individuare una banda che razziava le salme al cimitero monumentale di Staglieno. Sette dipendenti comunali, quattro tumulatori e tre ispettori, sono già nel mirino dei carabinieri. Le accuse a loro carico sono, a vario titolo, vilipendio di tombe, sottrazione, distruzione e soppressione di cadavere, peculato, furto di arredi di interesse storico ed artistico. Tutto avveniva nella sala lavori del cimitero, dove i resti che venivano riesumati dopo i vent'anni trascorsi dalla sepoltura, venivano spogliati di tutto ciò che potesse fruttare del denaro, dalle dentiere alle protesi ortopediche, dall'oro ai gioielli. I materiali venivano poi nascosti negli armadietti in attesa di essere rivenduti.
Ultime notizie
- Palasport, Salis cerca dialogo e confronto con cittadini e commercianti
- Dazi Usa, in Liguria rischio danni all'export per 450 milioni di euro
- Scontri durante il derby, arrestati due ultrà della Sampdoria e cinque ai domiciliari
- Genoa, domani la partenza per il ritiro di Moena
-
Dal rap al cabaret, tutti gli appuntamenti dell'estate-spettacolo al Porto Antico
- Sampdoria, ecco Donati: "Daremo tutto"
IL COMMENTO
Vinca Genova: la politica raccolga l’appello di Rossi
"Prigionieri" nell’autosilos disegnato solo per le vetture non ingrassate