Dopo che una sentenza del Tar ha considerato illegittimo l’intero Puc di Genova, il piano urbanistico comunale, approvato nel 2000, riportando così in vigore il vecchio Prg (piano regolatore) del 1980, l'immediata decisione del sindaco Vincenzi e della giunta è stata quella di impugnare la sentenza davanti al Consiglio di Stato e di chiedere comunque ai propri consiglieri l’approvazione di una delibera, ora per allora, che perfezioni gli effetti formali contestati. Analogo procedimento dovrà essere svolto dalla Regione. Il rischio immediatamente avvertito dalla giunta è che la sentenza blocchi lo sviluppo della città, in un momento di crisi particolarmente forte sia sotto il profilo edilizio, sia per gli insediamenti produttivi connessi. “Non intendo impedire o ritardare l’elaborazione del nuovo Puc o degli effetti della variante intermedia lasciando la città alle regole del 1980, quando si poteva costruire aggredendo il territorio senza un vero concetto di sostenibilità ambientale – dichiara il sindaco Marta Vincenzi - ma soprattutto non posso consentire che in città si blocchino i cantieri, il lavoro. Chiamo all’appello tutte le forze politiche, chiedo il consenso delle forze sociali ed economiche per porre rimedio a un’azione dalle conseguenze spropositate. Con questa sentenza è come se, per ammazzare un innocuo moscerino, si fosse fatto ricorso a una bomba atomica. Lunedì incontrerò i rappresentanti delle forze economiche e sociali della città” (Dario Vassallo).
Politica
Puc annullato dal Tar, il Comune ricorre al Consiglio di Stato
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