Un'infezione al naso provocata da un piercing eseguito senza seguire norme igieniche: è successo a una ragazza genovese di 14 anni, che ha avuto una prognosi di cinque giorni. I genitori hanno querelato il titolare del negozio che si trova nella zona del porto di Genova. Il caso è passato ai militari del Nas che hanno sequestrato il materiale usato per i piercing (due pistole meccaniche prive della documentazione attestante la provenienza e la conformità e 36 confezioni di orecchini) ed hanno denunciato la titolare, di 45 anni, per lesioni personali. I carabinieri hanno anche chiesto un provvedimento urgente al sindaco affinché sia cessata l'attività non autorizzata. Secondo quanto spiegato, l'esercizio commerciale, dedicato principalmente alla vendita di souvenirs, era privo della prescritta agibilità igienico-sanitaria: un locale piccolo, privo di acqua, di servizio igienico, di spogliatoio e di una stanza adibita all'esecuzione dei piercing. Dagli accertamenti è emerso inoltre che la persona che aveva effettuato il piercing non aveva seguito alcun corso di formazione, non aveva fatto firmare l'obbligatorio consenso informato ai genitori della minore, e non avrebbe indicato i rischi per la salute alla ragazzina.
Cronaca
Infezione per il piercing, I Nas chiedono sospensione attività
55 secondi di lettura
Ultime notizie
- Mistero a Pontedecimo: "Camion con mezzi militari incastrati nei voltini”
- Salis e Bucci dai manifestanti ex-Ilva: "Siamo con voi"
- Lombardo: "Indietro vedo solo la Sampdoria, ma possiamo uscirne"
- Escort per appalti, cade aggravante, assolti per prescrizione
- Tonno dall’Ecuador 'farcito' di coca: procura vuole 8 anni per il portuale Sciotto
- Rolli imbrattati, anche per il Riesame non fu devastazione: per 13 manifestanti obbligo di dimora
9° C
LIVE
IL COMMENTO
-
Luigi Leone
Lunedì 17 Novembre 2025
-
Mario Paternostro
Domenica 16 Novembre 2025
leggi tutti i commentiDemografia, in Liguria e in Italia tema di sola propaganda politica
“San Marcellino” compie ottant’anni e continua a “aprire porte” agli ultimi