Cronaca

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Arrestato dalla polizia di Genova uno dei boss della mafia calabrese Carmleo Manti, 56enne, colpito da un ordive di custodia cautelare in carcere dalla Procura di Reggio Calabrua per associazione a delinquere in una serie di omicidi, danneggiamenti, estorsioni, detenzione e porto d’armi ed esplosivi, turbative d’asta, usura, associazione mafiosa. Il boss latitante è stato catturato due giorni fa mentre faceva benzina in un distributore di Bolzaneto, periferia di Genova. Il sodalizio di stampo mafioso era organizzato in due modi: con una struttura cosiddetta di tipo “verticale” : con un gruppo “maggiore” (di cui fanno parte gli esponenti più anziani) e uno “minore” (di cui fanno parte i membri che si sono aggregati recentemente). L’altra struttura è organizzata in modo “orizzontale”: gruppi che si riconosvono reciprocamente come realtà criminali che hanno obiettivi e regole comuni. L’associazione disarticolata è in stretti rapporti di affare con altre organizzazioni mafiose calabresi, quali la cosca Morabito di Africo, quella Zavettieri di Roghudi-Roccaforte del Greco e la cosca Vadalà e Talia di Bova. Proprio in questo contesto il boss arrestato a Genova occupava un posto di rilievo, occupnadosi soprattutto di danneggiamenti e aggressioni fisiche per punire chi, all’interno dell’associazione mafiosa, sgarrava. Manti riciclava anche denaro di provenienza illecita.