A partire da ieri l'ufficio passaporti della questura della Spezia ha avviato la novità del rilevamento delle impronte digitali. Una macchinetta fotografa e registra le immagini, che vengono poi trasferite in un microchip. La procedura viene attivata presso un apposito sportello dopo la consegna dei documenti.
IL COMMENTO
Ex Ilva: che ci azzeccano Jindal, Renzi e la Salis
Il caso D’Alema e l’incapacità dell’Ue di guardare il mondo con occhi diversi