Un grande spettacolo di auto,moto e yatch da sogno ha caratterizzato la seconda edizione del Circuito Marina Aeroporto di Genova, organizzato dal Veteran Car Club Ligure con la collaborazione di Marina Aeroporto e dell'Aci Genova. Il Circuito ha vissuto su una giornata dedicata alla regolarità in un contesto davvero unico come quello di Marina Aeroporto con le auto storiche impegnate su un percorso tanto spettacolare quanto impegnativo, ben disegnato e delimitato da balle di paglia, al cospetto di fantastici yatch e aerei che atterrano e decollano. Ha vinto Roberto Crugnola su Triumph TR3A mentre tra le due ruote si è imposto Ubaldo Sammarchi su Piaggio Vespa 150. All'atteso appuntamento hanno partecipato una cinquantina di auto storiche . Si è iniziato sabato mattina con le verifiche sportive quindi a partire dale 15.30 le auto storiche si sono impegnate in una serie di giri con numerosi rilevamenti cronometrici per la gioia degli specialisti della regolarità. In serata cena alla Marina e premiazione. Domenica le auto storiche genovesi insieme al club Historic di Porto Ceresio hanno fatto una gita sulle strade del levante genovese con tappa nel sempre fascinoso Tigullio e conclusione a Recco
Sport
Auto storiche, spettacolo a Marina Aeroporto
57 secondi di lettura
Sponsorizzate
Sabato 13 Settembre 2025
Santagostino inaugura a Genova il più grande poliambulatorio d’Italia, il primo in Liguria
Ultime notizie
- Genoa a Bologna col nodo centravanti. Romano al Mondiale Under 20 in Cile
-
La genovese a Santos (Brasile): "Città gemellata con Genova, in molti vogliono imparare l'italiano"
-
Il medico risponde - Artrosi del ginocchio, sintomi e come si cura
- Dramma a scuola a Genova, bimbo di sette anni cade dal secondo piano lotta tra la vita e la morte
- Colto da malore si schianta contro le auto parcheggiate. Voleva raggiungere la Croce
- Fungaioli feriti, mattina di interventi nei boschi della Liguria: cosa è successo
IL COMMENTO
Il bicchiere mezzo pieno della scuola senza cellulari. E all'intervallo, spunta una "cirulla"
Matte non c’è più, smettiamola di chiamarle tragedie