Cronaca
Bimbo morto, dal carcere madre scrive a teste
1 minuto e 1 secondo di lettura
Katerina Mathas, in questi giorni di carcere, ha scritto delle lettere al testimone di Rapallo che avrebbe visto vivo per l'ultima volta il piccolo Alessandro, il bimbo di 8 mesi, ucciso la notte del 15 in un residence di lusso a Nervi. Con lui la donna avrebbe anche scambiato vari sms la notte del delitto. Per la morte del bambino sono accusati di omicidio volontario in concorso la stessa Mathas e Giovanni Antonio Rasero. Quelle scritte dalla donna sono lettere d'affetto nei confronti del teste, ma non contengono nulla di rilevante ai fini delle indagini. "So che mi sei vicino - si legge in una delle missive - e che mi sostieni. Io sono qui in carcere, in cella con un'altra donna accusata di avere ucciso suo figlio. Continua a sostenermi. Ti amo". Le lettere sono state consegnate agli investigatori, ancora sigillate, dallo stesso testimone, che non le ha aperte pensando che potessero contenere qualcosa di utile per le indagini. La corrispondenza non è stata posta sotto sequestro. Anche per quanto riguarda Rasero il tribunale del riesame deciderà il primo aprile sull'istanza di scarcerazione o attenuazione della misura cautelare, presentata nei giorni scorsi dai suoi legali, gli avvocati Giuseppe Nadalini e Romano Raimondo.
Ultime notizie
- Allerta gialla, nubifragio nel savonese. Allagamenti nel Ponente genovese. Primocanale in diretta
-
'Portobello': stasera alla Mostra di Venezia Marco Bellocchio fa rivivere il calvario di Enzo Tortora
- Paura negli uffici di Regione Liguria a Imperia, crolla parte di un tetto
- Tragedia sul lavoro a Loano, operaio cade da un tetto e muore
- Ruba un cellulare in una Rsa, 44enne arrestato
- Prostituzione, Liguria contro la tratta: dal 2024 aiutate più di duecento persone
IL COMMENTO
Ma davvero il Comune di Genova ha preso seriamente Ironicus?
A Genova nei boschi della Foce e sullo Skyway del Lagaccio…