Due colpi di pistola sono bastati per uccidere lo zio, noto neuropsichiatra, dirigente del distretto socio sanitario del palazzo della Salute a Genova Sampierdarena. A uccidere Pietro Pintus, lo scorso maggio, è stato infatti Pietro Cocco, il nipote, 28enne, guardia giurata di Tempio, in Sardegna, dichiarato infermo di mente. Il 28enne si era preso una settimana di ferie e aveva detto alla famiglia che sarebbe partito per una breve vacanza. In realtà, Cocco era partito dalla Sardegna con la chiara intenzione di assassinare lo zio. All'inizio si pensava che il movente dipendesse da alcuni traumi infantili, oggi, a distanza di 10 mesi, i periti sono certi che non ci sia stato un vero movente a far muovere il grilletto di Cocco. Il ragazzo sarà internato nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino, in Toscana.
Cronaca
Omicidio Pintus, dichiarato "pazzo" l'assassino
40 secondi di lettura
Ultime notizie
- Medioevo e Mediterraneo: in un libro un intreccio di tempi, spazi e interazioni storiche
- Samp: da Pafundi a Cherubini, il motore è "manciniano"
- Campo sinti di Bolzaneto, accordo con il Comune: "Pagheranno l'energia elettrica"
-
I pietresi a Halifax (Canada): "Qui impazziscono per focaccia, pesto e ora farinata"
-
Il medico risponde - La riabilitazione cardiologica post infarto
- L’Ospedale Villa Scassi premiato come Punto Nascita per l'allattamento
IL COMMENTO
Flotilla, piazze, interessi nascosti, contraddizioni: il flop della politica
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila