Cosa accadrà dopo SportinGenova? La società nata con l’ambizioso progetto di gestire managerialmente gli impianti sportivi genovesi (Villa Gentile, Lago Figoi, Sciorba, Carlini e Ferraris) va mestamente in liquidazione con un carico rabbrividente di passivo e tante domande che restano sospese da fin troppo tempo. L’idea di SportinGenova quando si partì poteva non essere condivisibile ma aveva una dignità: ovvero provare a gestire in termini di efficienza e qualità gli impianti sportivi genovesi, operazione che si è andata poi concentrandosi sui principali impianti genovesi. Com’è andata alla fine è sotto gli occhi di tutti senza stare a fare lunghe storie. Discorso a parte il Ferraris su cui esiste una vera e propria letteratura sulla tormentata gestione, lo stato di salute degli altri impianti è pessimo (la Sciorba resta ancora in condizioni passabili) ma se qualcuno ha ancora la forza di alzare gli occhi sconsolato e inorridito dalle condizioni del campo del Carlini o della palestra del Figoi e rivolge il proprio sguardo a progetti e prospettive su questi impianti la situazione è veramente drammatica. Sui due impianti del levante Carlini e Villa Gentile incombe da tempo l’idea di una rimessa di autobus, incombe come quell’astronave di alieni che in “Indipendence day” stazionava sopra la Casa Bianca pronta a far partire il raggio mortale e distruggere tutto. Perché se a Villa Gentile con molta fatica e impegno un gruppo di volontari in collaborazione con l’assessore Anzalone è riuscito ad invertire la tendenza e a rilanciare le potenzialità dell’impianto, per quello che riguarda il Carlini, l’idea della rimessa di autobus è la conditio sine qua non per la partenza di un ambizioso progetto che dovrebbe prevedere il completo rifacimento dell’impianto con costi di svariati milioni di euro. Bello il progetto, misterioso il sistema con cui mettere insieme tanti soldi così nell’attuale periodo di vacche magre. Intanto si attende e il Carlini cade letteralmente a pezzi tra l’impotenza e l’indifferenza generale… La palestra del Figoi è degna di un horror titolo “non aprite quella porta” sottotitolo “perché potreste farvi male” ma anche qui si aspetta pazientemente non si sa bene cosa…
Dopo SportinGenova servono strategie, applicazioni e dibattiti una presa di coscienza fortedel mondo sportivo e una battaglia estrema per la difesa del diritto dello sport “per tutti”. Cominceremo come sempre un dibattito. Aspettiamo segnali.
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Dopo Sportingenova, quali strategie?
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