Cronaca

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"Capisco la rabbia e la disperazione dei colleghi della vittima, anche se sono contenta che ad un certo punto sia prevalso il buon senso e siano cessati i blocchi che avrebbero impedito a moltissimi passeggeri di prendere i traghetti". Così il sindaco di Genova Marta Vincenzi ha commentato le proteste dei camalli genovesi dopo l'ennesima morte sul lavoro nello scalo del capoluogo ligure. "La sensazione - ha proseguito - è quella di un grande sconforto perché sembra di rivivere un film già visto. Sono troppe nel nostro Paese le morti e gli incidenti gravi sul lavoro ed in particolare nei porti e nel nostro porto. Non so quale sia stata esattamente la dinamica di questo incidente ed a chi si debbano attribuire le colpe, ma resta il dato di giovani vite spezzate perché cercavano di portare a casa i soldi per arrivare alla fine del mese e questa è un'ingiustizia tremenda". "Come politici e come città - ha concluso il primo cittadino - ci sentiamo impotenti perché oltre a denunciare, a far sentire l'importanza del problema e la nostra solidarietà, non so più cosa possiamo fare. Però bisogna davvero smetterla perché non si può morire così".