Cronaca

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Porto di Genova è bloccato dallo sciopero dei lavoratori portuali indetto subito dopo la morte di Gianmarco Desana, il camallo di 37 anni della Culmv schiacciato tra due semirimorchi nel garage del traghetto "La Suprema" al termine delle concitate fasi della partenza. Arrivano e partono solo i traghetti per Sicilia, Sardegna, Spagna e Nord Africa: dopo l'accordo raggiunto in prefettura tra le autorità ed il console della Culmv Antonio Benvenuti, i portuali consentono l'imbarco solo dei passeggeri e delle loro auto, ma non quello dei camion, che resteranno fermi in banchina sino alla mattina del 26 dicembre. I camalli presidiano sia i varchi portuali, dove si sono formate code di camion in attesa, che il terminal traghetti: fanno salire a bordo solo i passeggeri con auto al seguito e i camionisti che tornano a casa per Natale ma solo con la motrice, senza il semirimorchio. Ai presidi controllati da agenti di polizia e carabinieri, aderiscono anche lavoratori della Ferport, la società delle manovre ferroviarie, delegati Fiom delle aziende metalmeccaniche all'interno del porto e lavoratori e delegati sindacali di diversi terminal genovesi, tra cui Sec e San Giorgio.