Cronaca
Ristrutturazione hotel, indagata giunta
1 minuto e 2 secondi di lettura
Sette assessori della giunta comunale di Alassio, Giovanni Aicardi, Marco Salvo, Piero Rocca, Loretta Zavaroni, Monica Zioni, Fabrizio Calò e Rocco Invernizzi, sono stati indagati dalla Procura di Savona, in concorso con il sindaco Marco Melgrati, per aver consentito i lavori di variante della ristrutturazione del Grand Hotel di Alassio in zona di vincolo ambientale. Il sindaco Marco Melgrati aveva già ricevuto nei mesi scorsi uninformazione di garanzia ed era già stato interrogato dal procuratore capo Francantonio Granero, insieme a due ingegneri del Comune pure loro raggiunti da avviso di garanzia. "Sono orgoglioso - ha commentato il sindaco - di poter portare a termine un'opera come il Grand Hotel, che quando sarà aperto, cioé per la stagione estiva 2010, dopo quaranta anni di abbandono, di occupazione di topi, scarafaggi e di abitazione abusiva di extracomunitari e di drogati, che ha costituito la vergogna di questa città e degli amministratori che si sono succeduti dal 1968 al 1993, sarà il vanto della nostra città". "Devo dire che sono sereno - ha aggiunto Melgrati - perché ho sempre agito, e con me la Giunta con tutti gli assessori, nel supremo interesse del Comune, con trasparenza e nella piena legalità ".
Sponsorizzata
Mercoledì 23 Aprile 2025
A Genova inaugurata Euroflora 2025, 154 giardini da tutto il mondo - Lo speciale
Ultime notizie
- A Brignole la commemorazione dell’omicidio di Luca Venturini e il presidio degli antifascisti
-
Pioggia e vento forte sulla Liguria, inizio settimana con il maltempo: le previsioni
- Poliziotti aggrediti a Savona durante una lite: 36enne arrestato
- Alaskan Malamute stremato dal trekking: elisoccorso per cane e proprietaria
-
Il film della settimana: 'Black bag', gioie e dolori di un matrimonio tra spie
-
Il regista genovese Forzano: "Sognavo di fare il disegnatore o la rock star"
IL COMMENTO
Siri quasi Papa e le “frecce” di Fortebraccio. Il conclave non parla come la politica
Il Vangelo di Matteo 25 e l’eredità di Papa Francesco