Cronaca

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Sono 92 gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari recapitati in questi giorni ad altrettanti indagati nell' ambito dell' inchiesta a carico di funzionari doganali del Vte di Voltri e spedizionieri, condotta dal pm Francesco Pinto. Le accuse nei loro confronti sono a vario titolo corruzione, peculato, falso ideologico e concorso in contrabbando. I fatti contestati vanno dal 2003 al dicembre del 2004. Al presunto capo dell' organizzazione, Rosario Musmeci, 55 anni, funzionario delle Dogane, difeso dagli avv. Sandro Vaccaro e Nicola Scodnik, il pm ha contestato 134 capi di imputazione. Sono invece cadute le accuse di associazione per delinquere e concussione che erano state contestate ad alcuni indagati nelle ordinanze di misura cautelare. Gli arresti erano stati eseguiti dalla Guardia di Finanza, che aveva svolto le indagini, il 7 dicembre del 2004, su ordine del gip Lucia Vignale. A finire in carcere erano state tredici persone, tra funzionari doganali e spedizionieri. Nell' avviso di fine indagini viene descritto dettagliatamente, episodio per episodio, il bottino che veniva sottratto abitualmente dai containers con la complicità degli spedizionieri per essere distribuito ad alcuni dipendenti e funzionari delle Dogane: mortadelle, salamini, carne, pesce congelato, biscotti, bottiglie di vino e liquori, indumenti, borse, pupazzi di 'peluche', materiale elettronico. Ci sono poi i compensi in denaro dati dagli spedizionieri ai funzionari doganali per chiudere un occhio.