Cronaca
Omicidio Biggi, Luca Delfino rinviato a giudizio il 25 marzo
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"Non ci sono elementi. L'unico elemento secondo il pm Enrico Zucca è quello che Luca Delfino è capace di uccidere e lo ha dimostrato con l'omicidio di Antonella Multari a Sanremo". Lapidario e sicuro il legale di Luca Delfino, Riccardo Lamonaca pochi minuti dopo la decisione di rinvio a giudizio del suo assistito. Delfino sarà processato il 25 marzo 2010. Lo ha deciso a mezzogiorno il gup Ferdinando Baldini, dopo l’udienza preliminare a palazzo di Giustizia di Genova per l’accusa dell’omicidio dell’ex fidanzata Luciana Biggi, sgozzata il 28 aprile 2006 in vico San Bernardo, nel centro storico. Delfino, 32 anni, deve scontare la pena di 16 anni e 8 mesi per l’omicidio dell’altra ex fidanzata, Antonella Multari, accoltellata e uccisa il 10 agosto del 2007. Ed è questo elemento che ha portato il pm Enrico Zucca a considerare un eventuale processo, dopo che in prima battuta lo stesso pm aveva lasciato il giovane a piede libero nonostante la polizia, con l’allora capo della Mobile Claudio Sanfilippo, facesse pressione per l’arresto. Un processo indiziario intricato e difficile. Delfino dovrà rispondere all'accusa di omicidio volontario aggravato dal fatto di avere agito nei confronti di una persona, al momento del delitto, incapace di difendersi, per via dell’abuso di alcol, e di rapina. A presiedere il collegio giudicante il 25 marzo saranno due donne Anna Ivaldi e, “a latere”, Franca Borzone. Stamattina Delfino era presente in aula: è arrivato a Genova alle 9.32; barba e capelli lunghi, felpa grigia, pantaloni mimetici. Nessuna scenata stavolta, nonostante gli insulti da parte di aluni automobilisti che lo hanno riconosciuto fuori dal tribunale. Delfino ha augurato buona giornata al giudice Baldini che ha deciso il rinvio a giudizio in camera di consoglio con l’avvocato Carlo Golda che rappresenta Bruna Biggi, la sorella di Luciana, e il avvocato, Riccardo Lamonaca, che non seguirà la linea di difesa puntando sulla parziale infermità mentale del suo assistito, ma sui pochi indizi raccolti dalla polizia. Lamonaca ha deciso di optare per il rito ordinario davanti alla giuria popolare della Corte d’assise.Il processo partirà da due punti fermi: Delfino ha mostrato al mondo di essere capace di uccidere in modo crudele, massacrando la sua ex a Sanremo; l'arma usata per uccidere Luciana Biggi non è mai stata trovata. Ed esiste un "buco" di almeno 20 minuti nelle inquadrature delle telecamere di videosorveglianza nei vicoli: Delfino si vede all'1.38 in salita Mascherona a fianco di Luciana, e poi in piazza San Giorgio nell'ora in cui, presumibilmente, l'ex fidanzata venne uccisa con una bottiglia di vetro rotta. (Anna Chieregato)
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