Cronaca
Tribunale, sospese registrazione udienze
1 minuto e 11 secondi di lettura
Nelle aule del Tribunale di Genova tornano foglio e penna per i verbali di udienza con il rischio di una paralisi dei processi più importanti. La mancata registrazione e trascrizione delle audizioni dei testi o delle testimonianze negli incidenti probatori, è dovuta al mancato pagamento, da parte del ministero della Giustizia, dei contratti delle ditte esterne che hanno in appalto il servizio. La denuncia arriva dal sostituto procuratore Francesco Pinto, presidente dell'Associazione nazionale dei magistrati Liguria. "Da una settimana - spiega Pinto - i cancellieri scrivono sommariamente le escussioni dei testi in aula. Ma questo non sarà possibile per i processi più complicati. Il primo di settembre il presidente del tribunale Frascatelli ha scritto una lettera al ministero dove si chiede il pagamento degli arretrati". Le cifre si aggirano intorno alle centinaia di migliaia di euro, per tre anni di mancati pagamenti. "E' una situazione insostenibile, non accettabile - prosegue il presidente dell'Anm regionale -. Noi facciamo appello a tutte le parti in causa affinché risolvano la questione. Da un lato il ministero che deve accelerare i tempi per il pagamento, dall'altro ai dipendenti delle ditte, perché il loro lavoro è fondamentale per il funzionamento della giustizia". Già a giugno c'erano stati alcuni problemi con le trascrizioni. Per un paio di settimane, i dipendenti ne avevano ritardato la consegna così da fare slittare la stesura di numerose sentenze.
Sponsorizzate
Sabato 13 Settembre 2025
Santagostino inaugura a Genova il più grande poliambulatorio d’Italia, il primo in Liguria
Ultime notizie
-
Comune, lo scontro Bianchi-Chiarotti a Primocanale
- Morandi: per il pm i vertici di Autostrade sapevano dello stato del ponte
- Amt, i vertici dell'azienda saranno convocati in Commissione a Tursi
- Ospedale Felettino, arriva l'ultimo via libera: può partire la costruzione
- Genoa, Seydou Fini sempre più bandiera. Rinnova il contratto fino al 2028
-
Il genovese in Islanda: "Si esce alle 16 per prendere i bambini e nessuno ti guarda male"
IL COMMENTO
Il bicchiere mezzo pieno della scuola senza cellulari. E all'intervallo, spunta una "cirulla"
Matte non c’è più, smettiamola di chiamarle tragedie